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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
III. MEDITAZIONE
1. Benedizioni.
[621] 1. Benedizioni. – La benedizione è un’istituzione della Chiesa, con la quale, mediante l’invocazione del nome di Dio, si conferisce o si domanda qualche bene. Molte sono le benedizioni invocative, con le quali si invoca la benignità divina a favore di una persona, di un luogo, di una cosa comunemente in uso presso gli uomini. Sono tali le benedizioni di un luogo, di una casa, di un talamo, di una nave, del frumento e della vigna, dei pellegrini che vanno ai luoghi santi o che ne ritornano; inoltre anche le benedizioni dell’agnello, delle uova, del pane, dei nuovi frutti, dei diversi commestibili, dell’olio, della biblioteca, dell’archivio, della nave da pesca, dei veicoli e carri, dei greggi e degli armenti, dei cavalli e degli altri animali, ecc. Tra le benedizioni devono essere molto apprezzate quelle ultimamente inserite nel Rituale, come la benedizione degli aeroplani, delle ferrovie e dei treni, delle scuole, delle centrali elettriche.
Altre benedizioni si dicono costitutive, perché mediante esse, le cose, i luoghi e le persone, vengono sottratte all’uso profano, e dedicate al culto di Dio od a Dio. Sono di questo genere le benedizioni delle candele nel giorno della Purificazione, dei paramenti sacerdotali per la celebrazione della Messa, delle tovaglie dell’altare, delle palle e dei corporali, delle ceneri al mercoledì detto appunto «delle ceneri», dei rami d’olivo (e delle palme) nella domenica detta appunto «delle palme». Sono pure benedizioni costitutive quelle dell’oratorio sacro, del cimitero per i defunti, dell’acqua battesimale, dei vasi sacri.