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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
III. MEDITAZIONE
[669] 1. Terza domanda. – «Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra» (Mt 6,10). Ossia, come la tua volontà è negli angeli che sono in cielo, in essi che aderiscono in tutto a te e di te godono, in essi che nessun errore ne offusca la sapienza, nessuna miseria ne impedisce la beatitudine, così la tua volontà sia nei tuoi santi che sono in terra, che sono fatti di terra, e che dalla terra devono essere ricevuti in cielo (S. Agostino). «Non chiediamo che Dio faccia ciò che vuole, ma che noi possiamo fare ciò che Dio vuole» (S. Cipriano, De dominica oratione, 14). Gesù stesso pregava nell’orto: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice; tuttavia non quello che io voglio, ma quello che vuoi tu» (Mt 26,39). «La volontà di Dio è quella che ha fatto ed insegnato Cristo: umiltà di vita, stabilità nella fede, riguardi nelle parole, giustizia nelle azioni, misericordia nelle opere, disciplina nei costumi, non fare ingiuria agli altri, e sopportare le ingiurie a noi fatte, vivere in pace con i fratelli, amare il Signore con tutto il cuore, amare Dio come nostro Padre, temerlo come Dio, non anteporre
nessuno a Cristo, perché neppure egli ha preposto qualche cosa a noi, aderire inseparabilmente a lui con la carità, portare con lui la croce con fortezza e fiducia; quando vi è contrasto intorno al suo nome ed al suo onore, dimostrare costanza nel confessarlo con le parole; quando vi è disputa, dimostrare fiducia nell’aderire a lui; dimostrare pazienza nella morte, nella quale verremo premiati;... questo è adempiere la volontà del Padre» (S. Cipriano, De dominica oratione, 15).