Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
III. MEDITAZIONE
1. La devozione a Maria Vergine è moralmente necessaria.
[692] 1. La devozione a Maria Vergine è moralmente necessaria. Ciò appare dalla divina disposizione: questa è la volontà di Dio, il quale volle che noi ricevessimo tutto da Maria, come disse S. Bernardo. Vuole infatti Dio che noi aspettiamo ogni bene dalla potentissima intercessione della Vergine Maria.
Secondo la giustizia, «non vi ha che un solo Dio, un solo mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù” (1Tm 2,5), ma vi è una mediatrice di grazia con l’intercessione, ed è Maria Madre di Dio. Tutto ciò che ottiene Maria, l’ottiene dalla bontà di Dio, per i meriti di Cristo. La beata Vergine ci diede Cristo, dal quale venne al mondo la salvezza; e siccome tutti i nostri beni sono in Cristo, similmente ogni bene è passato da Maria. Nelle nozze di Cana di Galilea, Maria pregò umilissimamente Cristo con le parole: «Non hanno più vino” (Gv 2,3). Gesù, siccome non aveva ancora iniziato ad operare pubblicamente miracoli, a questa domanda rispose: «Donna, che desideri da me in questo? L’ora mia non è ancora venuta» (Gv 2,4). Queste parole sembravano significare che Gesù non voleva esaudire le preghiere della Madre, per non invertire l’ordine stabilito da Dio. E non ostante il miracolo fu compiuto, e quale miracolo! Tutti ne rimasero ammirati ed i discepoli di Gesù credettero in lui. «Così Gesù fece il primo dei suoi miracoli in Cana» (Gv 2,11); e questo costituisce quasi la regola, che Dio sempre seguirà: concedere le grazie per intercessione di Maria. «Se di fatto, dice S. Girolamo, in Cristo vi fu la pienezza della grazia come nel capo da cui affluisce, in Maria questa pienezza vi è come nel collo che la comunica al corpo».