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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Stampe formative

«La S. Scritturaafferma San Gregorio Magno – si presenta agli occhi della nostra mente quasi come uno specchio, per vedervi l’immagine nostra spirituale. In essa infatti noi scorgiamo la bruttura dei nostri peccati e la beltà delle nostre opere buone. Da essa ci viene segnato quanto ancora siamo distanti dalla perfezione».

Ma, afferma anche San Giovanni Crisostomo: «Nemo potest sensum Scripturæ sacræ cognoscere, nisi legendi familiaritate, sicut scriptum est: Ama illam et exaltabit te: glorificaberis ab ea, cum fueris amplexatus».4

E Sant’Agostino: «Credimi, tutto quel che v’è


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nella Scrittura santa è grande e divino. La verità vi è tutta intera, e vi si trova una dottrina eminentemente propria a nutrire l’anima e a riparar le nostre forze; anzi è così ben accomodata ai nostri bisogni, che non v’è alcuno che non possa attingere quanto gli basta, purché si avvicini con la fede e la pietà che la vera religione domanda».

Se si vuole che la lettura della Bibbia porti frutti nelle anime bisogna guidarle a leggere il S. Libro col desiderio vivo di incontrarvi Gesù Cristo, il dono di Dio: a leggerla con umiltà, fede, preghiera, desiderio di mutar vita.

Si insista pertanto, spesso e in tutti i modi possibili, sulla importanza, la necessità e il modo di leggere i Libri santi.

Si faccia comprendere che la loro lettura è importante e raccomandata dalla Chiesa, perché sono scritti di Dio per tutti e tutti ne hanno bisogno: il povero per attingervi la parola che gli promette le ricchezze eterne e lo consola nelle sue privazioni; il ricco per imparare ad essere buono e caritatevole coi poveri; il sano per apprendere come santificare l’uso della vita; l’ammalato per attingere forza e rassegnazione; l’innocente per confermarsi nel bene; il peccatore per pentirsi dei suoi falli e ritornare a vita cristiana; il dotto per farsi discepolo della Sapienza celeste; il popolo semplice per conoscere ed


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amare sempre più il suo Salvatore. Tutti, insomma, nei Libri santi trovano la parola buona che fa per loro e li rende migliori.

Si guidi ad una lettura pia, fatta con amore, con fede sincera e con ferma volontà di voler conformare la propria vita agli insegnamenti esposti.

Ognuno che si accosta al Libro di Dio dovrebbe poter confessare di se stesso quanto confessava il notissimo scrittore francese, Francesco Coppée: «Io, modesto ignorante, ho riletto il Vangelo pregando Dio con fervore di concedermi la sommissione dei poveri di spirito. Mi sono ridotto simile a quei fanciulletti, che nostro Signore voleva si lasciassero venire a lui, e dinanzi ai quali ha detto che il regno dei cieli sarà per coloro che li rassomigliano. Ho ascoltato la parola divina con la semplicità dei pescatori del lago di Tiberiade, ai quali Gesù parlava dalle acque, seduto a prua di una barca... A poco a poco ogni linea del Libro santo si è fatta vivente per me e mi ha affermato che essa conteneva la verità. Sì, in ogni parola del Vangelo ho visto brillare la verità come una stella, e l’ho sentita palpitare come un cuore».

Fra gli ordini di lettura proposti, tre sono particolarmente raccomandabili: l’ordine teologico, il familiare e il liturgico.

L’ordine teologico propone di leggere i libri


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della Sacra Scrittura nell’ordine con cui sono elencati dal Concilio di Trento; cominciare dal Genesi, poi Esodo, ecc. e terminare con l’Apocalisse.

L’ordine familiare è quello consigliato da molti autori di ascetica. Consiste nel leggere prima tutti i libri del Nuovo Testamento e fra questi prima i libri storici, come i più facili e i più adatti a preparare la mentalità biblica; poi i didattici e in ultimo i profetici, che sono i più difficili. Seguono poi gli storici del Vecchio Testamento, ai quali si faranno seguire i sapienziali e i profetici.

L’ordine liturgico è quello proposto dalla Chiesa nella liturgia, quale risulta dal Breviario e dalla S. Messa.

Di somma importanza, e regola primissima: leggere la Scrittura come ce la presenta la S. Chiesa la quale l’ebbe in custodia e attenersi ai soli testi che portano la sua approvazione.

 




4  * «Nessuno può conoscere il senso della Sacra Scrittura, senza familiarizzarvisi leggendola, secondo quanto è scritto: Tu amala ed essa ti esalterà: lei ti glorificherà, quando da lei ti sentirai avvolto».




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