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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Pensieri letti dal Primo Maestro per l’Ora di Adorazione
Le nostre preghiere, le disposizioni, i pensieri, le spese sono ispirate tutte dal desiderio di fare un progresso per ogni singola casa e per l’Istituto in generale. Per questo tutti includiamo nelle intenzioni la stampa quotidiana: grande cosa, alla quale tutti sentiamo dover pensare e dover anche per essa operare. Oggi vi è una preparazione: abbiamo persone capaci.
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Tener presente alcuni pensieri:
Allargare l'apostolato. Possiamo fare di più, molto di più, a Roma, fuori Roma: generosità, spirito di dipendenza dal Sig. M.o Giaccardo al quale per il suo ufficio sono date nuove grazie, nuovo cuore, nuovi pensieri e vie. Di più, molto di più si otterrà, in pace e in edificazione; anche per i mezzi umani all'apostolato.
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Dare la fisionomia e la vera costituzione alla Casa Generalizia:
a) Che governi davvero e sia obbedita, intendendo di fare ossequio a Gesù Cristo ed a Dio; che possa disporre di tutte le persone in modo ragionevole.
b) Che dia mano alle iniziative di carattere generale, con centro internazionale; ed essere anche nell'apostolato il modello: avendo il compimento di redazione, di stampa, di propaganda internazionale.
c) Assumendo, in quanto possibile, le iniziative che le case dipendenti non potrebbero, o non continuerebbero: come il centro.
d) Occorre lavorare per la Chiesa: e questa vuole la cooperazione di tutti quelli che sentono di dovere essere riconoscenti a Maria, e di aspettare grazie da Maria. La Chiesa in modo speciale servirà alla Casa di Roma, giovani e chierici, sacerdoti, discepoli.
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Nella parte economica: pensare, parlare soprannaturalmente. Ci siamo sempre fidati di Dio; mettiamo a suo servizio le nostre forze; ma il sufficiente è dato solo da Dio.
Due cose ci aprono le mani della Divina Provvidenza: accettare bene ciò che stabiliscono i Superiori, crederci incapaci: Deus qui conspicis quia ex nulla nostra actione confidimus contra aDCersia omnia Doctoris gentium protectione muniamur.
Il Primo Maestro crede di avere adoperati i mezzi naturali e soprannaturali per disporre giustamente. Fatto questo ha un’intesa con Dio: «Signore, rimediate voi, se vi furono delle cose non ben disposte; a voi nulla costa, mandare o togliere ad una parte od all'altra. Date sempre più, a chi più fu generoso».
Gesù copra tutti i presenti ed assenti in una larga benedizione che sia conforto, luce e grazia per tutti. Gesù sacerdote, istitutore e maestro dei religiosi, soprattutto guardi con compiacenza quelli che gli preparano buoni religiosi e buoni sacerdoti.
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Il primo e principale ufficio del Superiore di una casa è: ottenere con l'umile e fiduciosa preghiera le grazie per tutti i fratelli e persone da lui dipendenti
Secondo: esser di esempio nell'osservanza religiosa; così da potersi considerare il migliore Paolino.
Il Superiore inoltre ha da curare la vita religiosa, stabilire la regolare osservanza, curare le pratiche di pietà in tutti, specialmente nei sacerdoti e professi. Poi seguono gli altri doveri riguardanti lo studio, l'apostolato, l'economia.
Il Superiore molto predica nelle meditazioni specialmente per dare lo spirito e l'unita di indirizzo; egli non è solo un maestro di scuola, ma di quattro parti onde risulta la vita paolina. Curi la disciplina; vigili sulla povertà e presti servizio alla Provvidenza cooperando alla sua azione.
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