Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Prima trasmissione radio
Si può parlare di inizio dell’apostolato della radio? Forse è ancora presto, ma il primo esperimento è stato fatto sotto buoni auspici.
La mattina del giorno natalizio del Maestro Divino, alle ore 8 precise, la I 1 RSP «Radio San Paolo» incominciava a chiamare a raccolta gli ascoltatori... precedentemente avvisati. Alle 8,10 il Sig. Primo Maestro si sedeva dinanzi al microfono, evidentemente emozionato, per la prima trasmissione.
Furono parole di augurio, di affiatamento, di benedizione. Le pubblichiamo, perché tutti le possano conservare: chi le ha udite le legga, e chi non le ha potute udire, ne prenda cognizione.
La trasmissione durò esattamente sei minuti: iniziata con l’Angelico augurio risuonato per la prima volta sulla Grotta di Betlemme, terminò con una bella benedizione.
Appena terminata la radio-trasmissione, una telefonata da una Casa vicina annunziava che si era sentito molto, molto e molto bene. Pareva di essere in una grande stazione radio-trasmittente, dove si può subito aver notizia dell’avvenuta ricezione...
Per ora solo i desideri sono già grandi, ma anche la prima preghiera del Redentore fu un vagito... Ed i nostri desideri li deponiamo nelle manine del S. Bambino. Non si desidera e non si cerca che la Sua gloria e la salvezza di quelle
anime che Egli venne a salvare. Egli stesso, quindi, vi è direttamente interessato. E noi aspettiamo da Lui il compimento dei nostri desideri e l’esaudimento delle nostre preghiere.
“Gloria a Dio nel Cielo altissimo e pace in terra agli uomini di buona volontà”. Questi auguri degli Angeli sono anche gli auguri miei. In questa splendidissima giornata dell’amore di Gesù Cristo al Padre e agli uomini, li faccio tanto di cuore a tutti, Figli e Figlie: sapendo come bene li comprendete ed accettate; li faccio dopo aver celebrata la Messa questa notte per tutti, vicini e lontani; con la sola preferenza per quelli che soffrono. Sentendo di essere il servo inutile ed incapace, ho detto a Gesù di fare tutto, solo, sempre Lui.
Questi auguri degli Angeli sulla Grotta di Betlem sono per noi programma di vita e mèta di apostolato: per essi siamo quello che siamo; e facciamo quanto facciamo.
“Gloria a Dio!” Che sia santificato il Suo Nome, che venga il Suo Regno, che si compia la Sua Volontà! Che Dio sia conosciuto, servito, amato! Che tutti appartengano un giorno a quel regno che Gesù Cristo venne a conquistare sulla terra, e che presenterà al Padre suo. Che sia amato prima da noi; e che possiamo farLo conoscere ed amare, come Egli venne dal Cielo per predicare il Padre.
«Questa è la vita eterna: che gli uomini conoscano Dio e Colui che da Dio fu mandato: Gesù Cristo».
“Pace agli uomini!” Che tutti muovano verso il Presepio, come i Pastori ed i Magi, in cerca di Gesù. In questo sta la buona volontà: accogliere Gesù Cristo, la Sua dottrina, la Sua morale, la Sua grazia. Saranno figli di Dio, eredi del Cielo, coeredi di Cristo.
Auguri di molte e belle vocazioni, anche se tardive;
Auguri di buon progresso nella vita religiosa;
Auguri per le Case: che siano sempre come carro che procede sicuro sulle sue quattro ruote;
Auguri, perché ovunque regni la pace in una santa emulazione di santificarsi;
Auguri perché l’apostolato fiorisca e porti frutti per la redazione, la tecnica, la propaganda. Auguri perché possiamo presto adoperare questo mezzo celerissimo ed efficace e far conoscere Gesù Cristo ch’è Via, Verità e Vita. E Maria che oggi «nobis edidit Salvatorem» sia detta beata da ogni generazione;
Auguri di buona salute, di molte consolazioni, di un anno pieno di meriti per la bontà di Gesù Bambino: dal quale abbiamo ricevuta la grazia e l’apostolato.
* * *
L’anno che si chiude ha portato un progresso nell’apostolato con il cinema; vi è tanta volontà di migliorare.
La costruzione della Chiesa alla Regina degli Apostoli è arrivata vicino alla cupola: la divozione dei Figli alla Madre darà altri risultati nel nuovo anno.
Devo ringraziare da parte del Bambino e della Madre Sua: quest’anno quasi tutte le nostre Case, in gara d’amore, agli auguri hanno unita un’offerta a Gesù Bambino che la cede a Maria per la Sua Chiesa... E, dolce pensiero! Gesù ha pure fatta distributrice delle grazie per noi questa nostra buona Madre che «darà a chi ha dato».
I Vocazionari ed i Noviziati in Italia ed all’estero sono vivai sempre più promettenti.
L’organizzazione internazionale dell’apostolato per mezzo del Centro di Roma, del
Bollettino Bibliografico e delle nuove Librerie internazionali dà buoni risultati, pur fra le difficoltà portate dalla natura stessa della bella opera.
Ma dalla Cina e dalla Polonia le notizie sono sempre più preoccupanti: per cui abbiamo ripresa la recita del «Sub tuum praesidium» come negli anni della guerra.
Grande fiducia viene dal sapere che ovunque, vicino e lontano, si ripete l’offerta delle orazioni, azioni e patimenti secondo le intenzioni di Gesù nella santa Messa e le intenzioni del Primo Maestro: che sono l’attuazione dei primi due articoli delle Costituzioni, sostanzialmente.
Ho presenti in questo momento tutti i Figli e tutte le Figlie dell’Italia e dell’estero, e ripeto come al termine della Santa Messa: “Benedicat vos omnipotens Deus, Pater et Filius et Spiritus Sanctus”!