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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
ultima
Nel 1943 le missioni dipendenti da Propaganda Fide erano 543, con 23 milioni di Cattolici; i Missionari 16.000, dei quali l'11% Italiani; i Sacerdoti indigeni 7.000; i Fratelli esteri 8.200; le Suore estere 40.000, le indigene 20.000.
In Giappone vi sono: Missionari 500, Sacerdoti indigeni 180; una Università cattolica, oltre a scuole, opere catechistiche, seminari, noviziati e vocazionari religiosi, Suore, Catechisti; Cattolici 120.000. Dopo la guerra è stata concessa la libertà religiosa ed il movimento di conversioni si accentua.
La S. Sede tende sempre più a formare il Clero indigeno: il Giappone si salvi specialmente dai Giapponesi! Ma per formare Apostoli giapponesi è necessario avere personale che venga dall'Europa, dall'America, ecc.
I Nostri non sono Missionari nel senso comune della parola; né possono ordinariamente compiere lavoro propriamente missionario. Sono invece Paolini che «diffondono la Dottrina Cristiana (dogmatica, morale, liturgica) con i mezzi più efficaci e più rapidi», come in Italia, in America, ovunque. Vivono in territori di missione; ma i mezzi, il sostentamento, l'apostolato sono quelli usati in patria, pur secondo le speciali circostanze di luogo, di tempo, di persone. Ecco i Nostri come bene l'hanno inteso e perseguiscono il loro fine con amore e costanza, mediante l'apostolato delle edizioni: Molte pubblicazioni di stampa ben diffuse; la costruzione di un grandioso edificio per la radio; un complesso ed organico lavoro cinematografico.
Queste forme di apostolato paolino sono le più
necessarie in questo paese, oggi. Occorre con mezzi rapidi ed efficaci formare una mentalità più vicina al Cristianesimo, anzi, al Cattolicesimo.
Le antiche religioni, Buddismo e Sintoismo, sono quasi scomparse; rimangono pochi e rari segni. Il materialismo domina la vita pratica; ma in fondo all'anima questo popolo ha aspirazioni e sentimenti che solo il Cattolicismo può soddisfare. È popolo laborioso, morale, ordinato, disciplinato.
Quanto ai libri pubblicati qui, fu già dato l'elenco. Da aggiungere la Rivista: «L'amico della Famiglia», diretta da D. Paganini.
Quanto all'apostolato della radio, il suo prossimo programma risulta dalle parole preparate per il giorno della inaugurazione e che saranno trasmesse per mezzo di un disco unito alla radio.
Eccole:
Salute, benedizione e pace a questa terra del Giappone ed al suo grande popolo! Con questo nuovo ed ammirabile mezzo di parlare a tutta la nazione, sono lieto di rendere omaggio e ringraziamento a tutte le autorità religiose, politiche, militari e civili per parte della Pia Società San Paolo, benevolmente qui ospitata da quindici anni.
Ogni cattolico ama l'Oriente; ogni apostolo lo pensa, ed almeno allarga il suo cuore per comprenderlo nelle sue preghiere; San Francesco Saverio vi è arrivato; e gloriosi Martiri hanno col loro sangue fecondato il seme da Lui sparso.
Al di sopra delle umane vicende, la Chiesa ha fiducia su questa nazione da tutti stimata per l'ingegno, la morale, la laboriosità e l'ordine dei suoi abitanti. La Società San Paolo, nello spirito del grande Apostolo, adopera i mezzi più celeri e più efficaci di bene: dopo la stampa, il cinematografo, la radio. Essa cerca solo
e sempre la gloria di Dio e la pace degli uomini: non vuole che il bene. Il programma delle trasmissioni di questa stazione radio è quello segnato da San Paolo nella lettera ai Filippesi: «Fratelli, tutto ciò che è vero, tutto ciò che è onesto, tutto ciò che è giusto, tutto ciò che è santo, tutto ciò che è amabile, tutto ciò che fa buon nome, tutto ciò che è virtuoso, tutto ciò che merita lode».
E perché questo sempre più largamente trasmetta, chiedo il vostro benevolo ascolto: ed invoco sopra gli intelligenti lavoratori di questa radio, sopra la nuova costruzione e sul moderno impianto e sopra tutti gli ascoltatori le divine benedizioni; e di cuore faccio i migliori auguri.
Lavora per la più rapida organizzazione un Comitato di Personalità, distinte per posizione sociale e per competenza tecnica. Con grande piacere ho manifestato loro la mia riconoscenza ed ho promesso le preghiere di tutta la Pia Società S. Paolo, specialmente della Casa Generalizia.
Un'alleanza nazionale per la bontà e per l'elevazione morale di questo popolo sarebbe una grande fortuna nelle attuali circostanze per esso, capace com'è di capire bene il Cristianesimo, ma oggi accasciato ed insidiato dal comunismo che sfrutta il malcontento.
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LIBRERIA INTERNAZIONALE. – In questi giorni ha fatto passi importanti: in un bellissimo sito; centrale per la città e vicino alla Università cattolica ed alle principali opere dell'Archidiocesi. La casa è uguale alla maggior parte delle case del Giappone, in legno; ma ha un bel magazzino in cemento; è situata in luogo di traffico intenso; si adatta ad una bella esposizione di libri, ad uffici e centro di diffusione. Degna per Tokyo, che ora conta 5.000.000 di abitanti (prima della guerra erano 7.000.000); che è capitale del Giappone; e che è in continuo progresso. Decorosa per la Società S. Paolo, conveniente per il Cattolicismo che si va affermando ogni giorno meglio, favorito dall'attuale libertà religiosa.
I Nostri stanno fornendola in modo sempre più conveniente. Già diffondono con abbondanza, in modo ordinato, in tutta la nazione. Per questo godono una meritata estimazione.
S. Paolo la protegga sempre più.