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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
APOSTOLATO DEL CINEMA
L’articolo 2 delle nostre Costituzioni stabilisce che «i Membri della Pia Società San Paolo lavorino con tutte le forze... alla divulgazione della dottrina cattolica, soprattutto con l’apostolato dell’edizione: stampa, cinema, radio...»
L’Articolo 248 dice: «In modo particolare i Superiori devono rivolgere le loro cure all’arte cinematografica, che esercita tanta efficacia sulle moltitudini e può essere di stimolo sia alla virtù che al male, perché sia opportunamente usata come mezzo di efficacissimo apostolato per la salute delle anime e per il bene della stessa società civile».
L’Articolo 250 aggiunge: «Bisogna perciò lavorare a produrre films che, sebbene destinati a procurare anche un’onesta ricreazione dell’animo e del corpo, siano tuttavia sempre conformi e saggie norme, ed eccitino gli spettatori ad una vita retta e ad una educazione degna di questo nome. Soprattutto poi la Società deve adoperarsi perché siano editi films che di proposito presentino la dottrina cattolica; al riguardo si osservi, fatti i dovuti riferimenti, quanto è stato detto negli articoli 224 - 227 per la redazione».
L’Apostolato in queste varie forme è anche il primo e principale e ordinario e redditizio mezzo di sussistenza: non il ministero sacerdotale, la beneficenza (lotterie, campagne) che vengono in secondo luogo, e per lo più in casi straordinari e transitori. Restringendosi ora al cinema: questo apostolato diviene sempre più necessario ed efficace, man mano che progrediscono i tempi e migliorano i mezzi.
Questo nostro lavoro deve sempre venir compiuto nel concetto di apostolato: non di puro sollievo.
Esso è il più difficile per varie ragioni; pieno di sorprese; pericoloso per tutti quelli che vi mettono mano; molto costoso per le odierne esigenze.
È necessario ricordare: «Siate prudenti come il serpe».
«Guai a chi dà scandalo, specialmente ai piccoli».
«Spesso i figli delle tenebre sono, nel loro genere, più accorti che i figli della luce».
«Vigilate e pregate per non cadere in tentazione».
L’inganno, la falsità, la speculazione, le ipocrisie, le insidie, quelli che vivono ai margini della vita, gli speculatori sopra la semplicità e l’ingenuità, le situazioni moralmente pericolose... le fatiche, le delusioni, le critiche si presentano ad ogni passo...
Perciò: più prudenza, più vigilanza, migliori consiglieri, dipendenza continua, soprattutto delicatezza di coscienza e preghiera.
E tutto questo nella stesura dei soggetti, nella realizzazione tecnica, nelle spese, nel noleggio, nell’intervenire agli spettacoli, ecc. ecc.
Le Costituzioni prevedono e provvedono bene: Articoli 249, 250, 251, 252, 253, 254.
Notizie buone sopra l’apostolato del cinema abbiamo dal Giappone, dall’USA, dalla Spagna, dall’Inghilterra e da altre nazioni: sebbene siano ancora in fase di tentativi e di esperienze. Il Signore benedirà chi compie l’apostolato che ci ha affidato la Chiesa. È sempre chiaro: chi fa, falla; ma chi non fa falla sempre; i peccati di omissioni ci facciano più paura che quelli di commissione.
Vi sono campi che parevano del tutto aridi e ribelli ad ogni cultura: ma per la pietà, la fede, il coraggio dei Nostri sono diventati fertili. Vi sono campi di facile coltivazione, di terreno buono che hanno prodotto scarsamente. Le grazie delle vocazioni e dell’ufficio si facciano rendere! memori della parola evangelica sui talenti.