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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Giornata del Vangelo - Guida teorico-pratica
Ha già ottenuto l’adesione di molte diocesi e di moltissime parrocchie la Festa del Divin Maestro o Giornata del Vangelo o della Buona Stampa. Sono espressioni diverse, ma indicano la medesima cosa.
Essa è la giornata della dottrina di Gesù Cristo, Divin Maestro: «Voi mi chiamate Maestro e dite bene, perché lo sono (Jo 13,13); e per essa si onora il Verbo del Padre, la Sapienza eterna, il Figlio diletto che gli uomini devono ascoltare.
Vi è una lotta tra la verità che è Gesù Cristo e la menzogna che è il demonio. Il mondo è distinto in due scuole: la scuola di Cristo e la scuola del demonio; e Cristo manda i suoi apostoli, ma il diavolo ha numerosi emissari.
Ora con la «Festa del Divin Maestro» si intende fare una solenne accolta attorno al Maestro Divino, e una decisiva protesta di ascoltarlo; perché Egli, Egli solo ha parole di vita: «Tu solo hai parole di vita eterna» (Jo. 6,69).
Gli insegnamenti di Gesù Maestro possono venire divulgati con la parola e con la stampa. Entrambe sono mezzi potenti ed efficaci; ma entrambe dalla malizia degli uomini furono traviate e rivolte contro Dio, loro Autore.
È necessario che l’apostolato-stampa, come l’apostolato-parola, sia riportato attorno all’altare e al tabernacolo; sia riallacciato alla Messa e alla Comunione. Nella Messa il Sacerdote legge e bacia il vangelo, poi fa la Comunione, e la Chiesa vuole che nella Messa si preghi e si distribuisca la Comunione. Torniamo alle fonti! solo così si ha il culto completo, il cristiano perfetto, l’uomo nutrito nella mente, nella volontà e nel cuore! Solo così si può in realtà amare il Signore con tutto il cuore, con tutte le forze e con tutta la mente.
Quanto è dunque utile la Festa del Divin Maestro, che intende far conoscere Gesù Verità!
Detta festa consiste in uno o più giorni di preghiera, di studio e di diffusione del S. Vangelo,
affine di onorare Gesù Cristo, il Maestro Divino. Si vuole per essa far entrare il Vangelo in ogni famiglia, affinché sia letto e vissuto.
Praticamente viene svolta secondo il programma fissato dalle Autorità Ecclesiastiche locali.
Per chi, tuttavia, desidera una guida dettagliata per l’organizzazione pratica, suggeriamo la seguente:
1) Preparazione.
a) Remota: che dovrà essere orale, stampata, spirituale e organizzativa.
Orale: si avverta ripetutamente il popolo alcune settimane prima.
Stampata: si diffondano libri, opuscoli, manifesti e foglietti adatti allo scopo.
Spirituale: si faccia un invito particolare alla preghiera per la buona riuscita della festa; si chieda la collaborazione delle anime pie, degli ammalati, dei sofferenti, dei piccoli; si suggerisca la frequenza ai Ss. Sacramenti.
Organizzativa: si può istituire un comitato alle dipendenze dell’Autorità Ecclesiastica, che lavori per la buona riuscita della festa. In particolare, detto comitato dovrà proporsi di far entrare il Vangelo in ogni famiglia; di accogliere e distruggere, in omaggio alla verità, libri, periodici, giornali e qualsiasi stampato cattivo. Nei piccoli centri questo lo potrà fare il Parroco stesso.
b) Prossima: consiste in un triduo di predicazione, che potrà svolgersi nel seguente modo:
nella mattinata: esposizione solenne del SS. Sacramento e del Vangelo (sull’altare in cornu Evangelii); meditazione sulle verità eterne;
nel pomeriggio: istruzione e benedizione del SS. Sacramento. L’adorazione sia continua e si succedano uomini, donne, giovani, fanciulli.
Gli argomenti della meditazione possono essere: l’Eucaristia, viatico all’eternità; il Giudizio; l’Eternità; oppure: l’uomo creato per il cielo, ne
ha smarrito la strada: Gesù Cristo si fece per gli uomini Verità - Via - Vita, indicando nuovamente la via del cielo, insegnando come percorrerla e meritando la grazia che rende capaci di raggiungere la gloria eterna; alla fine del mondo Gesù Cristo tornerà per giudicare i buoni e i cattivi e introdurrà i buoni nella gloria eterna e precipiterà i cattivi nel fuoco eterno.
Nelle istruzioni della sera si potranno invece svolgere i seguenti argomenti: il dovere di ogni cristiano di ascoltare la dottrina di Gesù Cristo, di seguirne gli esempi e di vivere della di Lui vita.
Invece dei suddetti, si potrebbero trattare gli argomenti seguenti:
1. Gesù Cristo è l’unico Maestro; Maestro per natura, per volontà del Padre e perché nella sua vita terrena si mostrò veramente tale. La Chiesa perpetua nel tempo ed estende nello spazio l’insegnamento di Gesù Cristo. Essa però è intralciata dall’«inimicus homo», che semina zizzania per mezzo di stampe, discorsi, scuole e tendenze contrarie al Vangelo. Gli effetti dell’insegnamento di Gesù Cristo e della Chiesa si verificano nel mondo (conversioni e civiltà), nelle anime (salvezza e santità), nell’eternità (Paradiso per chi ascolta, Inferno per chi non ascolta).
2. I due stendardi. Gli uomini, rispetto all’insegnamento di Gesù Cristo, sono divisi in due grandi schiere: i discepoli di Gesù Cristo e i discepoli di satana. Noi, quale stendardo seguiamo? Esame pratico sopra l’amore alla dottrina di Gesù Cristo, il sentire con la Chiesa, l’istruzione religiosa, le buone letture. Necessità di aborrire la scuola di satana per aderire fortemente a quella di Gesù Cristo: «Non si possono contemporaneamente seguire due padroni».
3. Come schierarsi alla scuola di Gesù Cristo. Declina a malo: come conoscere gli emissari di satana, come riparare, per chi li ha seguiti, e come fuggirli per l’avvenire. Fac bonum: conoscere, amare, vivere il Vangelo. Scegliere propositi e mezzi di perseveranza: vigilanza, preghiera (Messa, Confessione, Comunione).
La parola sacra poi non sia riservata a qualche categoria particolare di persone, ma a tutto il popolo. Si potranno tuttavia fare adunanze speciali per membri dell’Azione Cattolica, pie Associazioni o per categorie particolari di persone: uomini, donne, giovani, fanciulli. Anzi per questi ultimi si dovrà avere cura tutta particolare.
Alla parola del Sacerdote si può unire quella di laici debitamente preparati, che prendano non il tono di maestri, ma quello di veri discepoli dell’unico Maestro, Gesù Cristo.
Nelle ore di adorazione si preghi per il riconoscimento del magistero di G.C. e del suo Vicario, il Papa, si preghi per l’apostolato della parola e per l’apostolato della stampa.
Le funzioni siano rese suggestive; la chiesa e l’altare siano parati a festa e, soprattutto, i fedeli abbiano comodità di accostarsi ai Ss. Sacramenti della Confessione e Comunione.
2) Giornata.
Disposti gli animi col triduo, riuscirà facile organizzare la festa.
a) Mattinata: Messa con fervorino che preceda la Comunione generale; Messa solenne con discorso d’occasione; esposizione del SS. Sacramento e del Vangelo.
b) Pomeriggio: Ora di adorazione solenne, che si concluderà con la sincera risoluzione di entrare nella scuola di Cristo; di unirsi ai suoi discepoli più diligenti; di stringersi strettamente al Maestro divino mediante la venerazione, la lettura e la diffusione del Vangelo, la frequenza alla S. Messa e alla Comunione.
Si potrà chiudere la giornata con la benedizione di tante copie del Vangelo quante sono le famiglie della Parrocchia; con la distribuzione delle stesse ai capi-famiglia; col bacio del Vangelo tenuto esposto nel triduo e nella festa; con la proposta solenne
– di voler riconoscere, amare, seguire G.C. e la Chiesa, custode della sua dottrina;
– di rigettare ogni insegnamento contrario al Vangelo;
– di leggere il Vangelo e custodirlo in posto di onore;
– di intervenire all’istruzione religiosa parrocchiale;
– di curare l’istruzione religiosa dei figli e dei famigliari;
– di propagare in tutti i modi la stampa cattolica;
– di astenersi dalle rappresentazioni cinematografiche immorali.
Si terminerà il tutto con la benedizione del SS.mo Sacramento.
Oltre quanto sopra, potranno aver luogo anche le seguenti iniziative:
a) distribuzione del Vangelo alle famiglie che non l’avessero ricevuto in chiesa;
b) iscrizione dei partecipanti alla «Lega della lettura quotidiana del S. Vangelo»;
c) formazione del Gruppo o Sezione Cooperatori dell’apostolato della stampa, ossia di un gruppo organizzato di laici che s’impegnano di cooperare col proprio Parroco nella diffusione della buona stampa;
d) raccolta di offerte per il dono del Vangelo ai poveri e per aiutare con esse l’apostolato della stampa.