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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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DIVERSI GRADI

 

          «Haec est victoria quae vincit mundum, fides vestra».

          Vi è la fede del buon cristiano, del religioso, dell'apostolo, del sacerdote. Vi sono articoli che si devono credere da tutti; vi è un grado di fede necessario alla salvezza di tutti. Ma il religioso si appoggia ancora a verità proprie per la sua vita; così, più abbondantemente, la vita dell'apostolo e del sacerdote.

          Il religioso sente di più, ad esempio, la verità di fede della superiorità della verginità sopra il matrimonio, della superiorità della povertà ed obbedienza evangelica sopra la povertà e l'obbedienza comune; delle intimità e comunicazioni divine a chi si tutto a Dio; del centuplo sulla terra e della sicurezza del paradiso per chi vale il «vos qui reliquistis omnia et secuti estis me...». Da questa fede una più larga partecipazione dei doni dello Spirito Santo, una maggior raccolta di frutti dello Spirito Santo, una più profonda gustazione delle beatitudini. Si avrà un


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paradiso anticipato nella vita religiosa.

          L’apostolo ed il sacerdote crederanno a verità ed insegnamenti abbondantissimi dati da Gesù in particolare agli apostoli: «fiat sicut ministrator» – «elegi vos ut eatis et fructum afferatis» – «hoc facite in meam commemorationem» – «praedicate evangelium omni creaturae, docentes... baptizantes» – «sicut misit me Pater et ego mitto vos». Godere, sentire, operare dietro a questa luce che è calore, vita, gaudio sacerdotale.

 




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