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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Lasciare inerte il maggior talento dato all'uomo da Dio è seppellire il dono di Dio. «Perché non hai trafficato il talento ricevuto, mettendolo a frutto? Onde venendo io, potessi avere capitale ed interesse?... Mettetelo nelle tenebre esteriori».
Nessun peccato di cuore, parole, opere è possibile senza la mente, la cognizione: es. nel sonno. Nessun merito è possibile senza la mente, la cognizione; si trattasse pure di un sonnambulo che andasse in Chiesa e là recitasse il Rosario.
Quindi il male (il peccato) ed il bene (il merito) non possono esistere senza la cognizione della mente; ma il pensiero non basta a fare il male (peccato) né il bene (merito).
Vi sono persone che sanno mille notizie, mille aneddoti e detti scherzosi, mille fatti e mancanze altrui, mille consigli da dare e correzioni da fare: ad ogni persona che è vicina, alle madri, ai giovani, ai governanti, al clero, al Papa, e... quasi quasi a Dio stesso; tanto hanno visto, tanto hanno sentito, tanto hanno leggicchiato!
Gente che spesso non conosce né se stessa, né Dio;
gente sempre distratta nei doveri di pietà, studio, apostolato;
gente che casca nella fossa perchè sta sempre ad osservare che non vi caschino gli altri;
gente di cui il
Signore può lagnarsi: il figlio conosce il padre suo, il bue la sua mangiatoia,
il cane la voce del padrone, ma costoro non conoscono la voce del Padre
celeste;
gente che mentre prega, studia, sente la predica con le orecchie, ha la mente lontana lontana...
Talora sono belle intelligenze... ma talora sciupate in cose futili, occupatissime a far niente; fogliame e fioritura abbondanti, ma senza frutti; cisterne rotte che non possono contenere acque sane e limpide.
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