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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
A noi specialmente il comando e la dolcezza ineffabile persuasiva dell'invito: Siate perfetti. La santità non è un privilegio od una riserva.
I nostri giovani buoni non saranno professi, se non a patto di diventare virtuosi.
La santità è virtù ad alta tensione; è lo slancio e la poesia del bene. Il bene fatto a stento, col contagocce, per forza... non è santità.
Il santo non è un uomo sfinito, una mezza coscienza che non sa prendersi la propria parte nella vita... Per San Paolo la santità è la maturità piena dell'uomo, l'uomo perfetto: «In virum perfectum».
Il santo non s'involve, ma si svolge; non si ferma, ma ha per stemma il proficiebat. La santità è vita, movimento, nobiltà, effervescenza; quella buona, non di ciò che cade, ma di ciò che sale. Sì! Ma lo sarà, solo e sempre, in proporzione dello spirito di fede, e della nostra volontà: il Signore è con noi; noi siamo cooperatori di Dio.