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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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ELEMENTI PER LA MENTALITA'

 

          Una mentalità risulta da molti elementi interni ed esterni, naturali e soprannaturali; talvolta da cose in apparenza trascurabili. Essi formano la personalità; come una varietà di cibi ed elementi chimici formano il sangue, le ossa, i tessuti organici del corpo umano. Il tutto elaborato interiormente viene a costituire un carattere ed una mentalità. L'uomo è uno. Non vi è da una parte la scuola e dall'altra la vita; ma la scuola è importante contributo alla vita.

          Elemento primo è l'inclinazione naturale cui contribuisce l'ereditarietà; poi l'esempio e l'ambiente in cui il bambino cresce; l'educazione che viene data; le idee, i pensieri, le massime, arrivano da tante parti (compagni, libri, fumetti, radio, discorsi, cinema, televisione, scuola, opificio, occupazioni, parrocchia, istruzione, ecc. ecc.) e fanno ressa attorno al cervello; e se trovano l’entrata, vi si stabiliscono, contrastano, si fondono sino ad una risultante; come dai molti acini, il mosto, rimescolandosi e ribollendo nel tino, forma un determinato vino.

          Nel passaggio dall'adolescenza alla gioventù si hanno manifestazioni naturali, per molti inattese: nel fisico e nello spirito. Il fanciullo acquista personalità: invece della semplice fede ed obbedienza passa al ragionamento e sogna l'indipendenza; una gran voglia di giudicare e trovare in fallo chi lo guida; si chiude in sé o si abbandona a spensieratezze ed audacie; o l'una o l'altra cosa si succedono, con periodi di taciturnità e loquacità e giudizi incontrollati...

          È un errore comprimere il giovane così che egli non manifesti i suoi pensieri, che specialmente nell'adolescenza e nella crisi possono anche essere strani. Aiutarli, invece, a parlare, dare loro spiegazioni, sostenerli, facilitare lo svelarsi e il mostrarsi aperti... poi correggere le idee, fornire libri adatti, esporre ragioni, usare una somma sapienza e bontà.

          Giovani che neppure al confessionale hanno aperta interamente la loro anima... daranno delle sorprese e faranno dei fallimenti penosi e scandalosi quando si scatenerà il demonio meridiano. Assicurarsi che il giovane si apra; dargli indirizzo secondo ragione e fede; trattarlo


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e rispettarlo convenientemente e mostrargli fiducia, qualche volta più che non ne meriti. Ma sempre richiamarlo ai sani principii, alla fede, al fine ultimo. Vi sono educatori che possiedono qualità mirabili. «Del savio educator – questa è la legge; – eccita, lascia agir, – guida e corregge».

          Genitori, educatori, maestri irragionevoli! vorrebbero sempre bambini i loro fanciulli... salvo ad esigere di trovarli uomini fatti, all'improvviso... – Occorre formarli con una lunga pazienza e sapienza dai 12 anni ai 21, con metodo adatto alla età, tenendo conto delle mille insidie che incontrano. Persuasione che l'adolescente si evolve certamente; e certe tentazioni, indisciplinatezze, vaghe tendenze, idee, non devono stupirci di più di quanto a vederli mettere i baffetti e cambiare voce.

 




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