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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
«Chi è sapiente e scienziato tra voi? Lo mostri con la bontà della vita... Ma se avete nei vostri cuori ancora gelosia e discussioni non vi vantate per non mentire contro la verità. Perché non è questa la sapienza che discende dall'alto; questa è sapienza terrena, animalesca, diabolica. Dove infatti vi è gelosia e dissenso, ivi è scompiglio ed ogni azione malvagia. Invece la sapienza che viene dall'alto, prima di tutto è pura, poi è pacifica, modesta, arrendevole, dà retta ai buoni, è piena di misericordia e di buoni frutti, aliena dal criticare e dall'ipocrisia» (S. Giacomo III, 13-17).
L'umanità è
progredita in tante cose, ma vi è una classe che domina nel mondo
intellettuale, scientifico, economico, politico, sociale, scolastico,
educativo, giornalistico, radiofonico, televisivo, redazionale, ecc.; classe
che ha perso l'ormeggio della mente; sembra una nave in balìa delle onde; di
conseguenza i viaggiatori
sono in pericolo di essere vittima delle onde e dei venti.
Un aereo magnifico, ma che ha perduto la direzione; un'automobile che ha il volante rotto.
La civiltà cristiana ha per madre la scienza, per padre il Dio della rivelazione. Avvenuto il divorzio tra scienza e fede, a soffrirne sono gli uomini; come i figli sopportano le conseguenze dei genitori divorziati.
«Evanuerunt in cogitationibus suis; et obscuratum est insipiens cor eorum» (Rom. I, 21).
«Dov'è il savio, dov'è lo scriba, dov'è l'indagatore di questo secolo? Non ha Dio infatuato la sapienza di questo secolo? Poiché il mondo non seppe conoscere Dio nella sapienza, piacque a Dio di salvare i credenti per mezzo della stoltezza della predicazione. I Giudei chiedono miracoli, i Greci cercano sapienza. Ma noi predichiamo Cristo Crocifisso, scandalo per i Giudei e stoltezza per i Gentili; ma per quelli che sono chiamati, Cristo è virtù e sapienza di Dio. Poiché quello che in Dio appare stoltezza supera ogni sapienza umana, e quello che appare debolezza è maggiore di ogni umana forza» (I Cor. I, 20 e seg.).
(continua)
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