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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
I. La Verità che dobbiamo conoscere e credere.
Gesù è la sapienza
del Padre, è l’autore del creato e di ogni sapere, è il datore della nostra
intelligenza, è l’apostolo del Padre, il Maestro
Divino, che ha insegnato quanto abbiamo nel catechismo, nei nostri libri di teologia, quello che insegna la Chiesa.
È tutto un fiume di verità divina che partendo dal primo capitolo della Bibbia sino alla Incarnazione arriva all’umanità; poi si allarga ed approfondisce in Gesù Cristo: «Multifariam multisque modis olim Deus loquens patribus in prophetis: novissime diebus istis locutus est nobis in Filio suo» (Ebr. I, I). Quindi per mezzo della Chiesa, custode, interprete e maestra, le verità insegnate da Gesù Cristo sono chiarite e proposte a credere, giacché «cum venerit Paraclitus, ille docebit vos omnia et suggeret omnia quae dixero vobis».
Studiare le verità, approfondirle, crederle fermamente, predicarle con zelo.
Quindi: studio del catechismo, cultura religiosa, amorosa applicazione agli studi sacri.
Diffondere il Vangelo.
Scrivere sempre meglio di Dio e di quanto riguarda il suo servizio; migliorare l’apostolato tecnico e di propaganda. Pensare al cinema, radio, televisione secondo le nostre Costituzioni.
Curare la predicazione, specialmente l’ordinaria, quotidiana, diretta alla formazione dei nostri.
Domandare l’aumento di fede; fede viva; fede operosa, progressiva.
Quotidiana lettura della Bibbia (Nuovo e Vecchio Testamento).
Far dipendere tutto lo zelo dalla comunicazione con Gesù-Ostia. «Ego sum lux mundi», «Vos estis lux mundi». «Di qui voglio illuminare».
In refettorio leggere la vita di Gesù Cristo; cominciando la scuola considerare qualche versetto del Vangelo.
Accogliere questo Divino Maestro «Quem Pater supremus edidit» (Liturgia), «Verbum caro factum est» (Vangelo), «Scimus, Magister, quia a Deo venisti» (Vangelo).