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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
1. Il fine degli
studi nostri, oltre la personale elevazione, è quello di preparare il paolino
Sacerdote o Discepolo a compiere la missione segnata nel secondo articolo delle
Costituzioni che dicono: «Il fine speciale della Pia Società S. Paolo consiste
in questo: che i membri lavorino con tutte le loro forze, per la gloria di Dio
e la salvezza delle anime, nella divulgazione della dottrina cattolica,
soprattutto per mezzo dell'apostolato delle edizioni: stampa, cinematografo,
radio; e con gli altri mezzi più fruttuosi e più celeri, ossia le invenzioni
che il progresso umano fornisce e le necessità e le condizioni che i tempi
richiedono. Procurino perciò i Superiori affinché tutto quello che, per
disposizione di Dio, il progresso ha inventato nel campo delle scienze umane e
della stessa tecnica industriale, non sia lasciato per un uso deleterio agli
uomini, ma sia usato e realmente serva per la gloria di Dio e la
salvezza delle anime; cioè per la propagazione della dottrina cattolica».
2. Oggi particolarmente vi sono apostolato stampa, apostolato cinematografico, apostolato radio, apostolato televisivo, nei quali al Sacerdote particolarmente è riservata la redazione e parte intellettuale; al Discepolo specialmente la parte tecnica e diffusiva; ai Cooperatori tutto secondo le condizioni e le attitudini proprie.
Principio generale: ordinare tutta la formazione, segnatamente gli studi, secondo l'apostolato che la Famiglia paolina dovrà compiere.
Questo fine si deve tener presente sin dal primo ingresso nell'istituto (più spesso nella prima classe media), poi in ogni scuola, meditazione, avviso, discorso; in modo da dare una dottrina, pietà, vita paolina; mai incolore.
(Continua)