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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Giorno per giorno la
partecipazione alla vita di Dio e di Gesù Cristo si fa sempre più abbondante: Dio vive in noi e noi in Lui. In noi,
realmente,
nell’unità della sua natura e nella Trinità delle Persone. E questo Dio è al massimo operoso, producendo in noi un organismo soprannaturale, che perfeziona l’organismo naturale; fa vivere una vita, non uguale, ma simile alla sua, una vita deiforme. Opera in tutto il nostro essere e tutte le facoltà; ci fa suoi cooperatori, con l’impulso divino, così che le giornate si riempiono di meriti: «noi in Lui, Egli in noi».
Vive in noi Gesù Cristo; non solo come Dio, ma anche come Dio-Uomo. Egli è il capo del Corpo Mistico, noi siamo le membra; e da Lui riceviamo movimento e vita.
Con le sue preghiere e con i suoi meriti ottiene che lo Spirito Santo operi in noi come aveva operato nella sua anima.
E noi viviamo in Lui, perché a Lui incorporati: Egli imprime e fruttifica in noi la vita nuova, quella che produce l’innesto di un olivo buono sopra un olivastro selvatico. E Maria partecipa alla generazione nostra in Cristo, perché fatta nostra Madre; e noi per l’unione nel corpo mistico partecipiamo a tutti i beni dei santi del cielo e della terra. Ciò nel dogma della comunione dei santi. E questa è la vita eterna.
«... Concedici, o Dio, di aver parte alla divinità di Colui che si è degnato essere partecipe della nostra umanità, Gesù Cristo tuo Figlio e Signore nostro».