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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
È da intendersi secondo lo spirito e la pratica di governo nella Chiesa: è un insegnare, reggere e santificare in ordine al perfezionamento ed apostolato; è l'ufficio ed autorità stabilita per la realizzazione dei primi due articoli delle Costituzioni.
Governare è un largo esercizio di carità.
Governare è un «praeesse» stabilito per il «prodesse».
Governare è un più ampio e profondo sacrificarsi.
Governare è precedere in santità, preghiera, esempio: essere primi in ogni cosa.
Governare significa raccogliere le forze ed organizzarle a vantaggio della comunità e dei singoli.
Dai frutti si conosce la pianta: «ex fructibus cognoscetis eos». Le opposizioni sistematiche sono in distruzione; le critiche moderate, prudenti e pie sono di carità e costruttive.
La parola governo è infelicemente adoperata per riguardo alla Chiesa; agli Istituti Religiosi, alle diocesi, che ne sono parte. Gesù ebbe il suo collegio apostolico, cui fu Maestro unico: facendosi Via, Verità, Vita.
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La Chiesa governa: insegnando la verità, dirigendo nelle vie di Dio, santificando con i mezzi di grazia (Messa, Sacramenti, ecc.). È l'attuazione del docete omnes gentes, cioè fatemi Discepole le Nazioni; «docentes servare quaecumque mandavi vobis: baptizantes in nomine...».
Nella Famiglia il
governo è in Cristo Maestro Via, Verità e Vita: perciò domina il nome di
Maestro, non di superiore. Il Maestro fa come Gesù che venne a servire:
somministrare la verità, portare
le anime nelle vie di Dio, comunicare la grazia. È superiore chi ha maggior sapienza celeste e la impartisce; chi precede e attira le anime nel volere di Dio; chi è ricco di grazia e la comunica con tutti i mezzi che vi sono nella Congregazione.