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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
PIETÀ NOSTRA
Le nostre pratiche di pietà sono abbondanti e tutte necessarie, se pur in diverso grado. Sono in proporzione dell'attività apostolica. Esse devono avere un colore paolino ben definito perché preparano alla vita paolina. La pietà in sé è prompta voluntas se tradendi36 ad ea quae pertinent ad Dei famulatum.
Nel nostro libro di preghiere vi sono introduzioni e formule: sono più importanti e da meditarsi le introduzioni. Così per le pratiche in generale; poi per la meditazione, l'esame di coscienza, la Confessione, le Comunioni, la Messa, la Visita, il Rosario, ecc.
Le pratiche eucaristiche (Messa, Comunione, Visita) considerano Gesù Maestro Via, Verità, Vita; tendono a stabilire e ad accrescere Cristo in noi, vivit vero in me Christus: finché pensiamo come Gesù, amiamo col cuore di Gesù, vogliamo in Gesù.
Le pratiche di pietà mariana si ispirano al titolo sotto il quale preghiamo Maria «Regina Apostolorum»: Maria che è l'Apostola, che fu data come madre all'apostolo Giovanni, la cui vita è il vangelo vissuto.
Le pratiche di pietà ad onore di S. Paolo lo considerano come il primo interprete del Maestro divino, il santo che lo visse in ogni suo atto e nell'apostolato, colui che è divenuto per noi forma e padre.
Ugualmente consideriamo le varie formule e azioni liturgiche in quanto esprimono insieme la legge del credere, del pregare, del vivere nostro, considerando che come religiosi i nostri atti sono della natura della pianta cioè religiosi.
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La meditazione è la sola pratica che si fa in comune; è necessario che intervengano tutti, e sia diretta dal Superiore della casa, che, poi, prende l'occasione di dare l'indirizzo da seguirsi, pur guardandosi di cambiarla in un tempo dedicato ad avvisi particolari. Chi abitualmente trascura la meditazione in comune non è nello spirito dell'Istituto sebbene abiti nell'Istituto.
La meditazione in comune guidata dal Superiore insieme alla Visita hanno un ruolo di massimo ordine nell'Istituto: tralasciando si arriverebbe all'individualismo, che è la distruzione della società.
La Visita è la
pratica che assicura il buon
risultato per la Messa, la meditazione ecc. È il tempo in cui si utilizza lo studio, l'apostolato alla gloria di Dio e alla nostra santificazione. La fedeltà alla Visita è uno dei migliori mezzi per vivere in fervore e progredire.
Nella prima parte della Visita leggere specialmente la Bibbia in generale e il Vangelo con le lettere di San Paolo in particolare.
Il lavoro interiore di emendazione e conquista è il primo necessario, essenziale per un religioso.
Per il lancio e continuato rilancio occorre vivere il patto o segreto di riuscita nelle quattro parti.