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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
1°. – LA SANTITA’ DELL’ESEMPIO DI MARIA
La grazia, presente in un'anima, è come la radice da cui si evolve la pianta coi suoi rami, le foglie, i fiori e i frutti. Le virtù crescono nell'anima in proporzione alla grazia; si comprende allora come Maria, perché «gratia plena», si elevò al più alto grado di virtù e santità: in Lei le virtù teologali, cardinali, morali, le beatitudini, i frutti dello Spirito Santo copiosissimi.
Corrispondono le parole di Leone XIII nell'Enciclica «Magnae Dei Matris»: «Ecco in questa Madre il buon esempio di ogni virtù».
Esempio provvidenziale, perché noi meditandolo non abbiamo da perdere animo e sconforto41 come può avvenire considerando le divine perfezioni di Gesù; ma perché veniamo più attirati considerandole in Maria pura e santissima creatura come noi.
È questo pure il pensiero di san Pio X nell'Enciclica «Ad diem illum». Conformarci a Cristo: ma perché Egli è oltre che Uomo anche Dio; il Signore si adattò alla nostra debolezza: conformarci a Cristo seguendo la via facile, Maria! L'esempio suo materno c'invita e ci attrae.
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Questa pienezza di virtù è così nota che quando si dice che Maria è Maestra, quasi sempre la si intende Maestra di virtù.
In Maria la fede: «Beata sei, Maria, che hai creduto: si compiranno in te le cose che ti sono state dette dal Signore». Così santa Elisabetta.
In Maria la speranza: alle nozze di Cana di Galilea Ella dice a Gesù: «Non hanno vino»; la sicurezza di Maria di essere esaudita la porta ad ordinare ai servitori: «Fate quanto Egli (Gesù) vi dirà». Eppure sembrava che la risposta di Gesù fosse negativa.
In Maria la carità: si consacrò tutta a Dio col voto di verginità; eppure sempre pronta al divino volere, all'Arcangelo Gabriele risponde: «Sia fatto di me secondo la tua parola». Conoscendo le necessità di Elisabetta, nelle condizioni in cui si trovava: «Abiit in montana cum festinatione», e la servì tre mesi come umile ancella.
Così possono ricordarsi tutte le virtù praticate in grado eroico da Maria e spiegate in diverse migliaia di volumi.
Sono pressoché uguali gli inviti di S. Tommaso d'Aquino e di S. Tommaso da Villanova quando dicono: «Ogni Santo si è come specializzato in una virtù, fede, obbedienza, carità, zelo... All'opposto Maria in tutte le virtù ed in ogni virtù è eminente: tutte le raccoglie in sé, e in ogni virtù supera ciaschedun Santo. Perciò la conclusione: “Leggete spesso questo Libro (Maria) scritto dentro e fuori dal dito di Dio. Leggete in esso la santità la purezza, la prudenza, la carità, la mansuetudine, l'umiltà... anzi leggete in esso la pienezza delle virtù”».
È grande carità predicare gli esempi di Maria; particolarmente ai giovani, che nella loro innocenza hanno il cuore aperto, comprendono e sono guadagnati dalla santità e bontà di Maria; con piccoli e quotidiani fioretti fanno buoni passi nelle virtù.