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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
LE COSTITUZIONI, art. 22, dicono:
«Solamente per gravi cause e dopo maturo esame il Superiore Generale con il consenso del suo Consiglio può ammettere al Noviziato...
N.2: quelli che hanno oltrepassato i 23 anni di età».
Indirizzo pratico per i nostri vocazionisti: Amiamo molto le vocazioni tardive sino all’età dei 23 anni; assai più cerchiamo giovanetti aspiranti quando mostrano buoni segni della chiamata divina.
Le Costituzioni richiedono motivi gravi ed il consenso (non il parere soltanto) del Consiglio Generalizio per le accettazioni oltre i 23 anni. Ne segue: che occorreranno motivi gravissimi dopo i 30 anni.
Come norma generale è bene non chiedere; vi sono casi in cui si possono, oggi, consigliare Istituti Secolari i cui membri aiuteranno esternamente il nostro apostolato; o, più raramente, la vita contemplativa.
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Si sono radunate in un unico libretto che è stato spedito a tutte le case, varie testimonianze sulla vita di D. Carolla. Le case che non hanno ricevuto copie sufficienti, possono chiederle alla Casa Generalizia.
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Si sta preparando l’officiatura della Regina Apostolorum; i salmi saranno quelli della nuova traduzione. Si pregano le case a fare in tempo la prenotazione.
Si pregano i RR. Superiori di mandare alla Casa Generalizia le SS. Messe sopravanzate nel 1959.
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Si pregano i RR. Superiori a curare che tutti i Sacerdoti diano per tempo l’esame per le Confessioni.
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Sono stati inviati a tutti i Vocazionari dell’Italia e dell’Estero moduli da riempirsi dai Maestri (con firma del Superiore) per la presentazione dell’Aspirante al Noviziato, alla Prima Professione, alla rinnovazione dei Voti, alla Professione perpetua, agli Ordini Minori e Maggiori. Si pregano gli interessati a far pervenire detti fogli in tempo (due mesi prima) alla Casa Generalizia per trattarne in Consiglio.