Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 235 -


Capo XIII

I SANTI PADRI

Il termine «Padri» non è qui inteso nel senso che gli si dava nei primi tempi della Chiesa, quando erano così denominati tutti i Vescovi; né in quello che gli si diede più tardi quando lo si estese a tutti quei cristiani che, per aver spiegato, difeso, chiarito e svolto il pensiero teologico, erano considerati Padri nel senso spirituale.

È invece inteso secondo l’attuale concezione teologica, che riserva il titolo di Padri della Chiesa a quegli scrittori cattolici che hanno le quattro seguenti qualità: ortodossia dottrinale, santità di vita, approvazione della Chiesa, antichità.

Rispetto alla lingua usata nei loro scritti, i Padri sono classificati in orientali e occidentali; invece rispetto al momento dello sviluppo del pensiero cristiano che rappresentano, si dividono in apostolici, controversisti e sistematici.


- 236 -


Ad essi si uniscono necessariamente i Dottori, ossia quei Padri, teologi e maestri di spirito che, per la loro eminente importanza e autorità, furono decorati dalla Chiesa di questo titolo onorifico.

Circa queste insigni figure di scrittori e pensatori e delle opere loro, l’apostolo non deve condividere l’idea di quei critici che dicono essere ormai morta la memoria dei Padri e delle loro opere, né accettare quella che afferma trattarsi di cose riservate agli studiosi. Al contrario, egli deve essere convinto che i Santi Padri, considerati nel momento storico-letterario della patrologia, interessano tutti, perché sono i testimoni e i cultori della sacra Tradizione.




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL