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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Il Discepolo del Divin Maestro
Veri religiosi e vere religiose su l'esempio e con la grazia «della prima Religiosa, Maria»! Chi si rifugiasse in una forma di dilettantismo religioso – secondo idee talvolta dichiarate -: una povertà in ribasso, una castità che si accompagni a certe comodità e libertà, un'obbedienza talmente personale da non essere più che nominale... può considerarsi religioso davanti a Dio ed agli uomini? No! Raddrizzare le idee false. Sono invece senza numero i religiosi che hanno un solo Maestro, Gesù Cristo; una sola Maestra, Maria. Esempi perfetti.
Si trovano, dolorosamente, persone consacrate che vivono e trascinano altri verso una piccola vita borghese (come venne definita): pur avendo solennemente rinunziato ai beni della terra, alle soddisfazioni di una famiglia, a disporre liberamente della propria volontà ed attività, non raggiungono gli infiniti beni della vita scelta, e non aspirano alla vita fervorosa e di continuo miglioramento. Infelice condizione di cose! I figli della luce, anche quelli che dovrebbero essere i più saggi, talvolta sono meno accorti e prudenti rispetto ai figli delle tenebre.
Di conseguenza: è necessario che i religiosi e le religiose diano un senso, uno scopo alla vita, per essere beati di qua e di là: santità ed apostolato. Così illuminati, comprenderanno la sapienza e l'aiuto che viene loro dalle varie prescrizioni e proibizioni, contenute nelle Costituzioni e nel Codice di Diritto Canonico.
Il canto degli Angeli, dichiarato come fine della vita di Gesù, nato in Betlemme: «Gloria a Dio, pace agli uomini». Questo è vivere in Cristo. «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che erano in Gesù Cristo» (San Paolo). Il religioso che vive così in Gesù Cristo ha una preghiera onnipotente; è Gesù Cristo che prega in lui; ed il religioso chiede nel nome di Gesù Cristo: «Qualunque cosa chiederete al Padre, in nome mio, Egli ve la darà».
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Si sono tenute ad Ariccia le adunanze - esercizi dei Superiori Provinciali e Regionali in principio del mese di aprile, secondo quanto prescrivevano le Costituzioni. Molto si è pregato. Si sono trattati i massimi bisogni della nostra Congregazione.
I temi maggiormente svolti sono i seguenti:
I° La vita di pietà, in generale; ed in particolare la fedeltà alle Adorazioni, Esami di coscienza, Meditazioni in comune.
2° La vita del Discepolo Paolino: il suo spirito.
3° La povertà e le amministrazioni.