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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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LA SCELTA DEGLI ARGOMENTI
DA MEDITARE

 

          In generale

          Non tutti convengono a tutte le persone, e neppure alla medesima persona in condizioni diverse. È stato scritto: «I principianti considerino le verità che ispirano l'orrore al peccato (i novissimi, la purificazione dai difetti, vizi, ecc.); i proficienti troveranno un abbondante pascolo nella vita e passione di Gesù Cristo; i perfetti non hanno bisogno di scegliere un argomento, perché seguono la mozione dello Spirito Santo che li innalza alla contemplazione delle meraviglie della vita intima della Santissima Trinità».

          Ogni anno si ripetano le meditazioni sopra i novissimi, presentandoli secondo l'età di ognuno, in concreto.

          La ragione: ogni essere ragionevole che fa qualcosa è mosso da un fine. Ora i novissimi ricordano il fine e la fine dell'uomo. Dio creandoci ha segnato il paradiso come il fine. La reale fine di ciascuno risulta dalla morte, giudizio, la sorte eterna di ciascuno, la resurrezione finale, il giudizio universale e l'eternità.

          Meditare i novissimi significa tener presente il fine per cui siamo creati, e quale sarà la fine propria di ciascuno.

          «Elige ergo vitam»; è in mano la nostra fine; i mezzi e le grazie per Gesù Cristo sono a nostra disposizione.

 

          In particolare

          Sono innumerevoli gli argomenti per la meditazione:

          Tutte le verità teologiche: Dio, Trinità,


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creazione, redenzione, santificazione; particolarmente ciascun articolo del Credo; il fine dell'uomo, la via per andare a Dio, cioè Gesù Cristo: questo per accrescere e sentire la fede, a santificazione della mente. «Io sono la Verità».

*

          Segue la santificazione della volontà. In primo luogo la legge naturale, come risulta e con le applicazioni dei comandamenti di Dio. Segue il perfezionamento portato da Gesù Cristo, secondo Egli ha operato ed ha insegnato: «coepit facere et docere». Mirabili sono le virtù di Gesù Cristo; e mirabili gli insegnamenti nel discorso della montagna, nelle parabole, nelle conversazioni intime con gli apostoli, particolarmente negli ultimi giorni della sua vita. Meditare le esigenze della vita cristiana e della vita religiosa. «Io sono la Via».

*

          Santificazione del sentimento: la carità, verso Dio e verso il prossimo. Vivere in grazia. Gesù Cristo ha dato per noi la soddisfazione; e per noi ha acquistati infiniti meriti. Togliere il peccato e partecipare ai suoi meriti. I mezzi sono indicati nella liturgia: i sette sacramenti incominciando dal battesimo, penitenza, confermazione, eucarestia. Seguono i sacramentali, in parte nel Rituale e Pontificale. In particolare il Breviario; in generale le preghiere e devozioni varie, come il Rosario, le Ore di adorazione. L'aumento della grazia è quotidiano, se pratichiamo le virtù, facciamo opere buone, adempiamo i doveri del nostro stato. «Io sono la Vita».

 

          Frutti

          È chiaro quanto è scritto nella «Teologia della perfezione cristiana» (del P. Royo O. P.). Il tratto che viene riportato ha tre punti della meditazione:

 

          a) «La conoscenza di se stesso, la profonda umiltà, il raccoglimento e la solitudine, la mortificazione dei sensi e altre cose necessarie per giungere alla perfezione non sono concepibilimoralmente possibili senza l'esercizio della meditazione ben preparata e assimilata. L'anima che vuole santificarsi dandosi alla vita apostolica a scapito della sua vita di orazione, può dare addio alla santità».

          b) «L'esperienza conferma con ogni evidenza che nulla può supplire l'orazione mentale, neppure l'accostarsi quotidianamente ai sacramenti. Sono numerosissime le anime che si comunicano ed i sacerdoti che celebrano la Messa tutti i giorni e che conducono, tuttavia, una vita 


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spirituale mediocre. Questo si spiega con la deficenza dell'orazione mentale, che omettono totalmente, o che fanno in un modo così imperfetto e abituale, che equivale quasi ad una omissione».

          c) «Il direttore spirituale deve insistere incessantemente sulla necessità dell'orazione mentale. La prima cosa che deve fare quando una anima si affida alla sua direzione è di portarla alla meditazione. Su questo punto non transiga. La interroghi sul modo con cui la compie, sulle difficoltà che incontra, le indichi i mezzi per superarle, gli argomenti che deve meditare di preferenza, ecc. Non potrà dirigere un'anima se non otterrà che si dedichi all'orazione in una maniera assidua e perseverante, e che la preferisca a tutti gli altri esercizi di pietà».

*

          Dal secolo XVI le nuove Congregazioni insistono e prescrivono che tutti i religiosi per un certo tempo attendano alla meditazione. Dovendo dedicarsi a vari ministeri ed apostolati, se non si ha un tempo fisso ed un sicuro metodo per riflettere sulle grandi verità, avviene sicuramente che anche il religioso si lascia trascinare dalla dissipazione e dagli esempi del mondo, e finisce con lo sdrucciolare insensibilmente nel peccato. Almeno tornasse alla meditazione quotidiana! Riprenderebbe la buona strada. L'Abate Chautard si esprime così: «O meditazione, o grandissimo rischio di dannazione».  La meditazione del mattino assicura la devozione alle altre pratiche di pietà e la santificazione della giornata.

*

          Venendo alle nostre condizioni particolari, alcune norme:

          Per una formazione piena, per una personalità profonda e paolina: dare i princìpi direttivi e formare delle convinzioni ferme; prima di esigere ed eseguire, persuadere con motivi di fede ed anche secondo ragione. La meditazione sviluppi anche la parte delle convinzioni, sino a che i propositi nascano spontaneamente. Evitare di insistere troppo nel dare ordini e avvisi. Abbondare perciò nei princìpi e verità di fede; considerare come il bene fatto è a nostro vantaggio, perciò con un santo amor proprio. Quando poi si sarà fatto un vero progresso, l'anima si orienta verso il perfetto amore a Dio nel cercare la sua gloria.

 

          1) Per i piccoli aspiranti: sono capaci da principio soltanto della preghiera vocale, non ancora della mentale. Perciò si spiega minutamente il senso delle frasi di una preghiera


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comune; poi si recitano più volte, molto adagio; esempio: il Padre nostro; ogni giorno una delle orazioni: Angelus, Credo, preparazione alla confessione, vespro domenicale, ecc. (questo può durare qualche mese).

 

          Successivamente: Tratti della vita di Gesù, divozione a Maria, a san Paolo.

          I doveri dell'aspirante: spirito, studio, apostolato, formazione.

          La Confessione e Comunione.

          I novissimi.

          Il peccato.

          La vocazione. La Congregazione.

 

          2) Negli anni che precedono il noviziato gli argomenti sono ordinati:

          a fortificare la fede;

          a formare la coscienza;

          all'osservanza dei comandamenti di Dio;

          ad una preghiera più illuminata;

          a saggio orientamento della vita;

          ai pericoli propri dell'età;

          all'amore della Congregazione;

          alla corrispondenza della vocazione.

 

          3) Durante il noviziato: si approfondiscono gli argomenti precedenti, conformemente all'età.

          Le grazie speciali del noviziato;

          si consolidano le volontà nelle decisioni;

          si meditano le Costituzioni, particolarmente i voti e l'apostolato;

          si sviluppano la preghiera liturgica, la pietà paolina, conformata a Gesù Maestro Via e Verità e Vita;

          meditazioni e lettura: vita di Gesù Cristo, di Maria Regina degli Apostoli, di san Paolo Apostolo.

 

          4) Durante il liceo: pratica dei voti e virtù religiose;

          lo spirito soprannaturale negli studi;

          spirito soprannaturale nell'apostolato;

          spirito soprannaturale nella vita quotidiana;

          la carità verso i Fratelli;

          sete delle anime in generale.

 

          5) Durante i corsi teologici aggiungere:

          lo studio ordinato al ministero;

          formare la mentalità religioso-sacerdotale;

          le virtù sacerdotali ispirate alla carità;

          l'apostolato di redazione;

          la pietà sacerdotale;

          la vita sacerdotale.

 

          6) Nell'anno di pastorale aggiungere:

          le virtù pastorali, meditando Gesù buon Pastore, Maria Madre di Gesù buon Pastore e san Paolo Apostolo;

          studi pastorali, secondo la Santa Sede;

          esercizio di ministero ed apostolato di redazione;

 


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          pietà religioso-sacerdotale;

          vivere la personalità sacerdotale paolina.

 

          7) Durante la vita: vi sono argomenti che sempre sono da meditarsi:

          le verità della fede, i novissimi, la grazia;

          ciò che veramente unisce l'anima a Dio;

          il valore della speciale vocazione;

          la passione predominante;

          l'umiltà e lo spirito di orazione;

          le virtù religioso-sacerdotali del buon paolino;

          l'incorporazione a Gesù Cristo Via, Verità e Vita;

          l'apostolato di redazione ed il ministero;

          gli uffici assegnati;

          l'impegno a progredire;

          la liturgia: Breviario, Messa, Sacramenti, Anno liturgico;

          la direzione spirituale;

          le pratiche di pietà;

          la gloria di Dio.

 




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