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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
Vi è l'anno civile, l'anno liturgico, l'anno scolastico, ecc.
Vi è pure l'anno spirituale.
Passa il tempo: Gesù cresceva in età; ed insieme in sapienza e grazia presso Dio e presso gli uomini.
Se il Signore concede anni di vita, ogni anno è un dono prezioso; ad un fine: crescere in sapienza e grazia.
L'anno di spiritualità si inizia da un corso di Esercizi Spirituali al corso seguente.
Nel primo corso si stabilisce un programma di lavoro spirituale; lavoro che è da svolgersi un po’ ogni giorno; come ogni giorno nelle scuole per lo studio. Così al mattino nell'esame preventivo, si ordina il lavoro della giornata. A metà della giornata si fa l'esame consuntivo, ripetuto nella visita eucaristica.
A sera lo si ripete, anche brevemente.
Per la Confessione: un esame settimanale.
Per il Ritiro: un esame mensile.
In fine d’anno, negli Esercizi Spirituali, si constata quanto è fatto e quanto è mancato.
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Ognuno di questi esami comprende: la ricerca (inquisizione), il pentimento (contrizione), il proposito (risoluzione).
In generale: nel periodo di formazione (sino alla professione perpetua, trattandosi di Discepoli; e terminati gli studi, per i Sacerdoti), si esaminano i quattro punti: spirito, studio, apostolato, formazione umana e religiosa.
In particolare: ognuno pure ha bisogno proprio (il difetto dominante), cui aggiungere ai quattro punti.
Per tutti: procedere con principi; non tanto con particolarità casuali.