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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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ESAME DI COSCIENZA

 

          «Ognuno dunque esamini prima se stesso» (II Cor. XI, 28).

          L'esame di coscienza è una presa di conoscenza o inchiesta sul nostro stato spirituale. Viene anche definito «una inquisizione della nostra coscienza per verificare il bene ed il male che è in noi, o vien fatto da noi; soprattutto scopre la disposizione fondamentale della nostra anima di fronte a Dio ed alla nostra santificazione».

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          Ognuno ha obblighi derivanti dalla qualità e quantità di talenti: chi ha ricevuto cinque, 


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chi due, chi uno. Ne deriva l'obbligatorietà proporzionata di amministrarli rettamente. Il resoconto finale: «Cui multum datum est multum quaeretur ab eo».

          Di conseguenza: per una completa conoscenza di noi stessi: a) Bisogna quindi rilevar sinceramente, senza falsa umiltà, tutte le doti che il Signore ha posto in noi, non certo per gloriarcene, ma per esprimerne riconoscenza al loro Autore e per diligentemente coltivarle: sono talenti che Dio ci ha affidati e di cui domanderà conto. Il terreno da esplorare è quindi vastissimo, perché comprende i doni naturali e i doni soprannaturali: quello che avemmo più direttamente da Dio, quello che ricevemmo dai genitori e dall'educazione, quello che dobbiamo ai nostri sforzi confortati dalla grazia. b) Ma bisogna pure riconoscere coraggiosamente le nostre miserie e i nostri falli. Tratti dal nulla, non sussistiamo e non possiamo agire che coll'incessante concorso di Dio. Attirati al male dalla triplice concupiscenza, questa tendenza viene cresciuta dai peccati attuali e dalle abitudini che ne risultano. Umilmente riconoscerlo e, senza scoraggiamento, risvegliare in noi tutte le facoltà, con la grazia di Dio, per guarire le ferite, praticare le virtù, mirare decisamente alla perfezione del Padre Celeste.

          Tanto per i doni naturali che soprannaturali occorre esaminarsi sopra:

          a) le qualità di mente e il dono della fede;

          b) le qualità di sensibilità e le grazie ricevute;

          c) le qualità di volontà, il carattere, le particolari elargizioni dello Spirito Santo;

          d) le qualità fisiche e le deficienze.

*

          Considerando la corrispondenza e le incorrispondenze ai beni datici dal Signore, direttamente od indirettamente, si rifletterà per l'esame generale sopra i seguenti punti:

          a) come santificata o meno la mente;

          b) come santificata o meno la sensibilità, ed il cuore;

          c) come santificata la volontà e come educarla alla fortezza;

          d) come santificato il corpo con i suoi sensi.

          Tra le virtù ve ne è una che più si desidera, come vi è un difetto che più domina. Tale virtù o tale difetto saranno l'oggetto dell'esame particolare.

 




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