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Giacomo Alberione, SSP San Paolo - Bollettino SSP IntraText CT - Lettura del testo |
V
La formazione apostolica comprende tre punti:
1) Istruzione teorica sull'apostolato delle edizioni.
2) Istruzione tecnica riguardante le forme di apostolato.
Col nome di apostolato s'intende la predicazione della divina parola per mezzo delle edizioni. Predicazione da farsi in ogni tempo e in ogni luogo, secondo il precetto divino: «Euntes in mundum universum, praedicate Evangelium omni creaturae».
Il senso di questo apostolato risulta dal Decreto con cui è stato approvato l'Istituto nostro.
Paolo VI, nel chiudere la seconda sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II, ha detto: «I mezzi di comunicazione sociale sono inseriti ormai come strumento e documento nell'esercizio del ministero pastorale e della missione cattolica nel mondo».
Nel Decreto sugli strumenti di comunicazione sociale, promulgato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, si dice: «Tra le meravigliose invenzioni tecniche che soprattutto in questo nostro tempo l'ingegno umano è riuscito, con l'aiuto di Dio, a trarre dalla natura creata, la Chiesa accoglie e segue con particolare cura materna quelle che più direttamente riguardano lo spirito dell'uomo e che offrono nuove e rapidissime maniere di comunicare notizie, idee e insegnamenti.
«... essi servono mirabilmente a sollevare ed arricchire lo spirito, nonché a propagare e rafforzare il regno di Dio... la Chiesa Cattolica giudica suo dovere predicare l'annunzio della salvezza anche mediante gli strumenti della comunicazione sociale».
L'apostolato delle edizioni ha un carattere proprio che si può definire: carattere pastorale nella sostanza e nella forma.
Piacque al Signore, al principio di questo secolo, suscitare la Pia Società San Paolo, composta di Sacerdoti e laici: per la santificazione dei membri, e per l'esercizio dell'apostolato-edizioni.
Dio, modello degli scrittori. Egli ha ispirato gli agiografi, guidandoli nella redazione. Fu quindi Lui che primo ha usato gli strumenti della comunicazione sociale. Ora, alla stampa si sono uniti gli altri strumenti, cioè: cinema, radio televisione, dischi, ecc.
Nell'apostolato delle edizioni intendiamo di
istruire le anime circa la dottrina della Chiesa, la dottrina morale della Chiesa e la dottrina liturgica.
Tutto questo può insegnarsi a modo di trattato, ma nell'apostolato delle edizioni viene presentato in mille forme, compreso il disco. Citiamo alcune di queste forme: la Storia Ecclesiastica, la Sacra Teologia, la vita di Maria, dei Santi, Ascetica e Mistica, Patrologia, opera catechetica, i Papi, agiografia, apologia sacra, il giornale quotidiano, riviste e periodici, bollettino parrocchiale, letture amene educative, letteratura giovanile, missionologia, testi scolastici, geografia, riviste bibliografiche, politica, scienze sociali, filosofia, ecc.
Oltre la parte tecnica: la propaganda, i centri di diffusione, le biblioteche, giornate del Vangelo, diffusione della Bibbia, libreria ecc.
Per l'istruzione teorica seguire il libro: «L'Apostolato delle Edizioni» (Alberione).
Il campo è vastissimo, secondo gli strumenti di comunicazione:
Stampa, cinematografo, radio, televisione, dischi, ecc.
Occorre provvedere i testi di scuola più semplici. Poi, gradatamente, passare a testi più completi; ed a testi che sviluppano largamente qualche parte dei singoli strumenti di comunicazione sociale, esempio: fotografia, incisione, ritocco, legatura, disegno, ecc.
Quanto ad istruzione tecnica per i principianti bastano lezioni semplici, con esempi pratici, prove, correzioni, esperimenti, visite a stabilimenti, ecc.
Ogni settimana almeno un'ora di scuola, dall'entrata dell'Aspirante alla professione perpetua; poi si procurino trattati, riviste, sopraluoghi, esposizioni, ecc.
Dall'entrata l'Aspirante inizia l'esercizio pratico. In molte cose conviene cominciare dal fare, per passare poi all'istruzione.
La durata giornaliera dell'esercizio pratico viene determinata dal Superiore, secondo le circostanze.
Nell'esercizio pratico vi sia un progresso, passando da esercizio a esercizio superiore.
Quanto all'esercizio pratico occorre molta prudenza quando si incontrassero esterni, per esempio in libreria.
Un Maestro di un gruppo dei Discepoli ha parlato molto a proposito.
«Tutti auspichiamo una migliore formazione intellettuale e tecnica per rendere più cosciente, soddisfatta e feconda la vocazione paolina del Discepolo.
È risvegliare il senso apostolico del nostro lavoro. Pare che l'elemento soprannaturale e meritorio vada diminuendo. È necessario tener presente il valore formativo della preghiera durante il lavoro: ciò persuade il giovane della bellezza e della fecondità del nostro Apostolato.
Non sono infatti le macchine e le realizzazioni che possono dare soddisfazione, ma lo zelo con cui le macchine vengono usate e le realizzazioni effettuate. Facciamo in modo che i locali del nostro Apostolato continuino ad essere, come sono sempre stati nel pensiero e nella espressione del Primo Maestro, le nostre chiese; e le macchine il nostro pulpito».