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Giacomo Alberione, SSP
San Paolo - Bollettino SSP

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AGGIORNAMENTO E REVISIONE
DELLE COSTITUZIONI

 


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          Ai Reverendissimi Superiori Provinciali, ai Delegati Regionali,
ai Superiori delle Case, a tutti i Sacerdoti
e a tutti i Professi Perpetui della Pia Società San Paolo

 

          Carissimi,

                                      Roma, 25 settembre 1967

 


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          Per attuare, anche nel nostro Istituto, il così detto «aggiornamento» della vita religiosa e la revisione delle nostre Costituzioni, dovrà essere a suo tempo celebrato un Capitolo Generale che non sarà solo ordinario, ma anche speciale (cfr. Motu proprio «Ecclesiae sanctae», II, n. 3).

          A tale fine è necessario, prima di tutto, aver ben presente ciò che il Concilio Ecumenico Vaticano II e la Santa Sede hanno stabilito. Giova pertanto rammentare, tra le altre, le seguenti deliberazioni conciliari e post-conciliari:

 

          1. «Stabilire le norme dell'aggiornamento e fissarne le leggi, come pure determinare un sufficiente e prudente periodo di prova, è compito che spetta soltanto alle competenti autorità, soprattutto ai Capitoli generali, salva restando, quando sia necessaria, l'approvazione della Santa Sede o degli Ordinari dei luoghi, a norma del diritto» (Decreto «Perfectae caritatis» n. 4).

          2. «La parte principale nel rinnovamento e adattamento della vita religiosa spetta agli Istituti stessi, i quali lo faranno specialmente mediante i Capitoli generali» (M. P. «Ecclesiae sanctae», II, n. 1).

 


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          3. Per promuovere il rinnovamento e l'adattamento nei singoli Istituti, si riunirà, entro due o tre anni al massimo, uno SPECIALE CAPITOLO GENERALE, ordinario o straordinario. Questo capitolo si potrà tenere in due periodi distinti, con un intervallo di tempo in genere non di più di un anno, se il Capitolo stesso avrà così deciso a suffragio segreto» (l. c., n. 3).

          Per noi dovendosi celebrare il capitolo ordinario nei primi mesi del 1969, in tale data sarà pure celebrato il Capitolo generale speciale.

          4. Tutti i membri vanno, in qualche modo, consultati. «I Superiori, in tutto ciò che riguarda le sorti dell'intero Istituto, consultino ed ascoltino come si conviene i propri sudditi» («Perfectae caritatis», n. 4).

          5. «Il Consiglio generale, nel preparare questo Capitolo (speciale) provveda convenientemente ad un'ampia e libera consultazione dei membri e ne coordini opportunamente i risultati, come sussidio e direttiva del Capitolo stesso. Tutto questo si potrà fare, ad esempio, consultando i Capitoli conventuali e provinciali, costituendo delle Commissioni, proponendo 


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questionari, ecc.» (M. P. «Ecclesiae sanctae», II, n. 4)

          Spetta pertanto al Consiglio generale preparare il Capitolo speciale, provvedendo ad una ampia e libera consultazione di tutti i membri dell'Istituto e coordinando tutto il materiale che sarà frutto di tale consultazione, affinché l'opera del Capitolo sia aiutata e diretta. In conseguenza di ciò, ho creduto opportuno inviare un questionario, affinché tutti i Paolini possano liberamente rispondere. Naturalmente tale questionario è solo indicativo, essendo ognuno libero di aggiungere o proporre anche altre questioni. I Provinciali e i Delegati regionali potranno organizzare la consultazione dei membri o attraverso ai Capitoli locali o in altro modo.

          Affinché la consultazione di tutti i professi sia fatta in modo adeguato e utile, si dovrebbe aver presente.

          1) È necessaria la cooperazione di tutti i Superiori e sudditi: a) per «rinnovare in se stessi la vita religiosa»; b) per «preparare lo spirito dei Capitoli»; c) «per lo svolgimento dei medesimi»; d) «per osservare fedelmente le leggi e le norme emanate dai Capitoli stessi» (M.P. «Ecclesiae sanctae», II, n. 2).

          2) Nell'esaminare e nel rispondere ai quesiti del questionario, è necessario conoscere: a) i documenti conciliari, specialmente le Costituzioni «Sacrosanctum Concilium» e «Lumen gentium» (cap. V e VI), i Decreti «Christus Dominus», «Perfectae caritatis», «Optatam totius», «Presbyterorum Ordinis», «Ad gentes»; b) i Documenti posteriori della S. Sede, specialmente il Motu Proprio «Ecclesiae sanctae» e le Istruzioni circa l'ordinamento della sacra Liturgia.

          Tra le molte e ottime cose contenute in questi Documenti, giova notare:

 

          a) «Essendo la vita religiosa innanzi tutto 


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ordinata a far sì che i suoi membri seguano Cristo e si uniscano a Dio con la professione dei consigli evangelici, bisogna tener presente che le migliori forme di aggiornamento non potranno avere successo, se non saranno animate da un rinnovamento spirituale, al quale spetta sempre il primo posto anche nelle opere esterne di apostolato» («Perfectae caritatis», n. 2, e).

          b) «Essendo norma fondamentale della vita religiosa il seguire Cristo come viene insegnato dal Vangelo, questa norma deve essere considerata da tutti gli Istituti come la loro regola suprema» («Perfectae caritatis», n. 2, a).

          c) «Si riconoscano e si conservino lo spirito e le finalità dei FONDATORI, come pure le sane TRADIZIONI, poiché tutto ciò costituisce il patrimonio di ciascun Istituto» («Perfectae caritatis», n. 2,a e M. P. «Ecclesiae sanctae», II, n. 12,a).

          d) «Dalle Costituzioni sia tolto quanto ormai è superato, o quanto risulta mutevole secondo gli usi di un determinato tempo, oppure è legato ad usi unicamente locali. Quelle norme invece che sono connesse al tempo presente, alle condizioni fisiche e psichiche dei membri, come pure a circostanze particolari, siano raccolte in codici supplementari, chiamati «direttori», libri di usanze o con altri nomi» (M. P. «Ecclesiae sanctae», II, n. 14).

          3) «Il compito dei Capitoli non si esaurisce soltanto nella emanazione delle leggi, ma essi devono inoltre incrementare la vitalità spirituale e apostolica» (M. P. «Ecclesiae Sanctae», II, n. 1).

          La presente lettera circolare ha solo lo scopo di indire la consultazione di tutti i membri della Pia Società San Paolo, così come è voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II. A suo tempo, sarà poi comunicata la data da cui avrà inizio il prossimo Capitolo generale ordinario e speciale.

          Sac. G. Alberione

 




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