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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Aiutare Dio e farsi aiutare

     Certamente è lodevole il desiderio di accrescere il numero dei membri dell’Istituto, ma nello stesso tempo occorre che siano guidati da un criterio giusto, poiché sopra l’amore ai singoli sta l’amore alla Comunità. L’esercizio della carità in questo senso: la prima carità va all’Istituto, la seconda va all’Aspirante.

     Per una buona scelta degli Aspiranti si legga anche il numero del San Paolo, febbraio-marzo 1959.14 «I problemi psicologici e neuropsichiatrici che si possono presentare nella formazione». Condizioni intellettuali, morali, spirituali, fisiche; tenendo anche nel debito conto l’ereditarietà e lo stato della famiglia. È quindi necessario


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considerare tutte le circostanze; e ciò interessa i Superiori, i Maestri dei reparti, i Confessori e Direttori spirituali, che non sono solamente maestri di disciplina, ma responsabili specialmente della formazione morale.

     Il Signore ci dia la sua Sapienza. Non si pretende che siano senza difetti! Ne abbiamo tutti, e più difetti che virtù. Ma si deve esigere buona ed efficace volontà per l’emendazione e la perfezione, il vero ideale del religioso.

     In primo luogo è necessaria la ricerca delle vocazioni; una ricerca abbondante affinché si possa far la scelta. Se la prima classe degli Aspiranti conta dieci alunni, quanti arriveranno poi alla Professione o all’Ordinazione? Gesù scelse poi, tra i tanti seguaci, dodici che chiamò apostoli: «ut essent cum illo»,15 che vivessero con Lui e apprendessero quello che Egli insegnava, e imitassero i suoi santissimi esempi; per narrare ciò che avevano veduto e udito: «eritis mihi testes».16

     Invochiamo il Maestro Divino, che ci è Via anche in questa parte.

     Invocazioni per il vocazionista:

     O Gesù nostra luce: Indicaci chi hai eletto fra questi.

     O Gesù nostra speranza: Fa’ sentire ai tuoi eletti il tuo «confortare et esto robustus».17

     O Gesù, infondi la tua grazia perché risponda: «relictis omnibus et patre secuti sunt eum».18

     O Gesù Divino Maestro, che avete detto: «La messe è molta ma gli operai sono pochi», accogliamo con


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amore il vostro invito: «Pregate il Padre Celeste che mandi operai alla mietitura».

     Suscitate una pia crociata vocazionaria: «Tutti i fedeli per tutte le vocazioni». Più Sacerdoti! che siano sale della terra, luce del mondo, la città posta sul monte, a salvezza dell’umanità redenta col vostro sangue. Più religiosi e più religiose! popolando la terra di istituti e case che raccolgano i figli della vostra predilezione, e che siano focolari di luce e calore; sorgenti di pietà, giardini di santi; per cantare «gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà».

     O Maria, «l’eletta di Dio», Madre e Custode delle vocazioni sante, pregate con noi, per noi, per tutti i chiamati da Dio.

 




14 Lapsus. Si tratta in realtà del San Paolo febbraio-marzo 1960 (cf. CISP 763-771).



15 «Perché stessero con lui» (Mc 3,14).



16 «Mi sarete testimoni» (At 1,8).



17 «Sii forte e fatti animo» (Dt 31,7).



18 «Lasciato tutto e il padre, lo seguirono» (cf. Mt 4,22).




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