Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 117 -


Avvertenze per Maestri, Reclutatori, Direttori spirituali

     1. Non devono essi pretendere di creare la vocazione; ma solo di scoprirla, cioè di esaminare quali siano i disegni divini sopra un’anima.

     2. I genitori, ed i parenti in generale, e molti pretesi amici sono cattivi o incapaci consiglieri: «I nemici dell’uomo saranno i suoi familiari» (Mt 10,36); così S. Alfonso con S. Tommaso d’Aquino.

     3. Si dànno casi numerosi in cui il giovane sente ripugnanza, anziché attrattiva, disgusto e persino avversione per lo stato religioso; invece in fondo vi sono i segni reali, chiari, costanti di attitudine. Si mettano in guardia contro la tentazione diabolica, si applichi il «compelle intrare»,7 poiché presto si scoprirà il vero fondo dello spirito, un’inclinazione delicata, profonda, stabile per la vita religiosa. E che sforzi non farà contro una bella vocazione Satana, che tentò così sfacciatamente


- 118 -


Gesù Cristo all’inizio della vita pubblica, quando al Figlio di Dio incarnato domandò di inginocchiarsi in segno di adorazione!

     Nelle crisi, che da tutti si incontrano, il Maestro e il Confessore siano padri e madri assieme; ricorrano pure a penitenze personali nella lotta a ferri corti con il demonio, la carne, il mondo.

     4. Si studino anche le attitudini particolari dell’aspirante in ordine al tale o tal altro Istituto: altro è la vita contemplativa, altro l’attiva; la vita missionaria è diversa dall’insegnamento scolastico; un apostolato moderno è diverso da un ministero tradizionale.

     5. Durante l’Aspirantato ed il Noviziato: il giovane studia l’istituto, l’istituto studia il giovane. La Professione è una specie di contratto bilaterale sui generis; occorre che i contraenti abbiano conoscenza chiara di quanto dànno, di quello a cui si obbligano e di quanto guadagneranno. L’ignoranza può determinare anche una invalidità; es., una malattia maliziosamente occultata.

     Per i paolini l’amore all’apostolato è un segno positivo; ed insieme una garanzia di perseveranza. La vita comunitaria esige socievolezza per carattere o per virtù acquisita. I caratteri chiusi, ipocriti, indocili, intrattabili; i nevrastenici, abulici, indecisi, capricciosi, rissosi, sensuali sono da escludersi. Particolare importanza va data alla condizione psicologica e fisica della famiglia.

     Il caso dei figli unici lascia spesso perplessi; occorre un esame attento.

     Famiglia numerosa indica per lo più sanità fisica e spirituale. Le anomalie del sistema nervoso, o più precisamente,


- 119 -


le alterazioni dell’equilibrio neuro-psichico, oggi assai frequenti, costituiscono oltre tutto le forme patologiche più subdole e rovinose; piuttosto latenti nell’infanzia, esplodono quasi sempre verso i 30-35 anni; buttano l’individuo ai margini della vita con scarse possibilità di ricupero e di normalizzazione. Si istruiscano i Maestri degli aspiranti e vigilino sopra i sintomi che spesso si possono rilevare almeno in qualche misura. Occorre poi la cartella personale (medica o sanitaria) che, formulata da persona competente, segue l’aspirante, ed a tempo opportuno, prima delle varie ammissioni, se ne tirino le logiche conseguenze. Vedi il San Paolo, n. 2, 1960 [cf. CISP 763-771].




7 «Spingili ad entrare» (Lc 14,23).




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL