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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Pietà e vita consacrata paolina

     La parola pietà ha senso ampio; qui però intendo trattarla nel suo significato di intelligenza, amore, pratica dell’orazione.

     a) Essa è il primo costitutivo della vita religiosa.


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Il religioso è così chiamato perché fa più abbondanti e più perfetti atti di religione. La preghiera è appunto l’atto di culto interno ed esterno che prestiamo al Signore: l’adorazione, la lode, la riparazione, la supplica, l’offerta di noi al Signore.

     Non merita il nome di religioso, e non lo è di fatto, chi non mette in primissimo posto la preghiera.

     bFondamento della vita religiosa. Religioso è colui che vuole raggiungere la perfezione ed ha scelto lo stato di perfezione. Povertà, castità, obbedienza, vita comune richiedono più abbondanti forze; ma l’abbondanza di grazie dipende dall’abbondanza di preghiera.

     Perciò San Paolo, dopo aver ricordato al suo discepolo, che stabilì Vescovo di Efeso, i gravi doveri del suo ufficio, gli raccomanda: «Exerce teipsum ad pietatem... pietas autem ad omnia utilis est, promissionem habens vitæ, quæ nunc est, et futuræ».1

     Se una casa manca di fondamenta, presto rovina: così avviene del religioso.

     Lasciare la preghiera per fare più opere è un rovinoso ripiego. Il lavoro fatto a scapito della preghiera non giova a noi, né ad altri; perché toglie quello che si deve a Dio.

     Per questo nelle Costituzioni è detto: «Nessuno sia ammesso alla professione, se non ha ancora sufficientemente appreso, secondo la sua condizione ed ingegno, lo spirito della Società, il metodo di far l’esame di coscienza, la meditazione, la visita eucaristica, la lettura della Bibbia e gli altri esercizi di pietà; e non sia assiduo a compierli».


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     Succedono perdite di vocazioni e dolorose rovine; e si adducono pretesti, spiegazioni, ragioni... Ma in fondo è una sola la causa: trascuranza e abbandono della pietà. Lo si confessi con sincerità.

     cL’ora di adorazione quotidiana nella Famiglia Paolina, particolarmente per il suo proprio apostolato, è necessaria. Si avrebbe una tremenda responsabilità se non fosse stata prescritta: il religioso paolino non avrebbe il sufficiente alimento per la sua vita spirituale e per il suo apostolato. Ma chi la omette assume su se stesso tale responsabilità; e la assumerebbero i Superiori che non la facessero praticare.

     La nostra pietà è in primo luogo eucaristica. Tutto nasce come da fonte vitale dal Maestro Eucaristico.

     Così è nata dal Tabernacolo la Famiglia Paolina, così si alimenta, così vive, così opera, così si santifica. Dalla Messa, dalla Comunione, dalla Visita Eucaristica, tutto: santità ed apostolato.




1 «Esèrcitati nella pietà... La pietà è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura» (1Tm 4,7s).






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