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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
La meditazione ha tre parti, oltre la preghiera preparatoria e quella di ringraziamento.
La preghiera di preparazione consiste nel mettersi alla presenza di Dio, domandare i lumi del Signore, e la grazia di ricavare propositi fermi ed efficaci.
Nella prima parte leggere l’argomento della meditazione con breve sviluppo, oppure fissarsi sopra un fatto o un mistero da contemplare. Qui eserciterete specialmente la mente: il Divino Maestro vi illuminerà con le sue verità morali e pratiche. Spesso le anime
contemplano con semplicità un mistero, un episodio della vita e della passione di Gesù Cristo, una massima pratica, una delle verità eterne.
L’anima si compiace della bellezza, utilità, necessità di seguire quanto il Divino Maestro insegna; gusta la vita di unione con Dio e sente come un saggio del premio dal Signore promesso ai servi fedeli, alle anime generosamente amanti.
Nella seconda parte particolarmente si eccita la volontà a desiderare intensamente la santità della vita ed a seguire Gesù che ci precede nella via del cielo.
Quindi si compiono atti di desiderio; si fa l’esame di coscienza sul passato; si eccita il dolore dei peccati; si fanno propositi per l’avvenire.
Nella terza parte è necessario pregare: chiedendo la grazia della perseveranza; e che quanto ancora non abbiamo praticato per infermità ci venga reso possibile, facile e giocondo per l’abbondanza dei divini conforti: «Signore, che conoscete come non possiamo avere alcuna fiducia in nessuna nostra virtù, concedeteci misericordiosamente, per l’intercessione di San Paolo, Dottore delle Genti, che siamo fortificati contro tutte le cose avverse».
Qui si possono recitare preghiere varie: come il Pater, l’Ave, il Gloria; qualche mistero di Rosario, il Veni Creator Spiritus, l’Anima Christi, il Miserere.
La preghiera finale si compone: di ringraziamento per la divina assistenza, dell’offerta dei propositi e di una breve supplica per mantenerli fermamente.