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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Per tutti vi è la confessione, la seconda Messa ed i Vespri in Domenica: lo studio della religione per i Discepoli.
È disposta la confessione settimanale dalle leggi canoniche e dalle Costituzioni.
La confessione si dice sacramento della penitenza: in realtà richiede il pœnitere, l’esame, l’umiliazione, l’accusa, avvertimenti, la soddisfazione; l’accettazione di tutto questo è sacrificio dell’amor proprio.
Ma è fonte di tante consolazioni: lo sgravare la coscienza, la parola e l’assoluzione di chi rappresenta Gesù Cristo, la restituzione o l’aumento della grazia.
Fatta settimanalmente significa che la lotta ai nostri difetti è costante; l’impegno a progredire è tenace.
È chiaro che occorre accusare tutti i peccati gravi, se vi fossero.
È utilissimo confessare i peccati veniali deliberati, specialmente se sono frequenti e radicati.
Vinti questi, si prendono di mira le cadute di fragilità, almeno per diminuirne il numero e la gravità. Meglio, però, fermarsi sopra una specie, es. le distrazioni, intenzioni vane, mancanze di carità, ecc. Nella confessione seguente fare il resoconto del progresso o meno.
In Domenica una seconda Messa: ogni volta che è possibile. E questa sia quanto più solenne si potrà, specialmente nelle maggiori solennità.
Ugualmente si dica dei Vespri. Prima della benedizione del Ss. Sacramento vi sarà la spiegazione del Catechismo, della Liturgia, della Storia Sacra, della Sacra Scrittura, delle Costituzioni, secondo i casi.
Per i Discepoli: lo studio della religione, fatto per
due ore settimanali, viene proporzionato all’età e preparazione: Catechismo per adulti, Storia Sacra, Vita di Gesù Cristo, Ascetica e Mistica, Vita di Maria e di S. Paolo, sino alla Teologia del religioso laico.