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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
2. Studio della dottrina [e dei mezzi]
Il fine dei nostri studi, oltre all’elevazione personale, consiste nel formare il religioso paolino e sacerdote ed apostolo allo scopo di seguire la sua vocazione come descritta nel secondo articolo delle Costituzioni.
Nell’apostolato dell’edizioni (stampa, cinematografo, radio, televisione) ai Chierici particolarmente è riservata la redazione, ai Discepoli laici la parte tecnica e di propaganda.
Principio generale: tutta la formazione deve comporsi ed ordinarsi in modo speciale per gli studi rispetto all’apostolato proprio della Famiglia Paolina. Tale fine è da tenersi presente sin dall’inizio dell’entrata nell’Istituto nostro: tanto nella scuola, come nei consigli, meditazioni e predicazioni; così che non si comunichi una vita generica, ma una dottrina, una pietà ed una vita religiosa eminentemente paolina.
Il fine da raggiungersi è quello che impone i mezzi; perciò sempre si richiedono tre elementi: scienza, lingua, tecnica; la prima come ciò che costituisce il complesso delle verità da comunicarsi; la seconda come mezzo di diffusione; e la terza come complesso degli strumenti che producono celeri ed efficaci frutti.