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Giacomo Alberione, SSP
Ut Perfectus sit Homo Dei

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Ricchezza di grazie

     Usufruire di tutti i mezzi che la Provvidenza ha disposto per il progresso intellettuale.

     1. La preghiera: Dio è verità e fonte di ogni scienza: «scientiarum Dominus»; datore della sapienza.

     La Scrittura l’attesta in molte maniere; ne sono pieni i libri che portano appunto il nome di «Sapienziali»: Ecclesiastico, Ecclesiaste, Salmi, Proverbi, Sapienza, Cantico dei Cantici. Perciò Salomone chiedeva frequentemente


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la sapienza. E tale domanda viene spesso ripetuta nel Salterio.

     Per illuminare gli Apostoli Gesù Cristo mandò lo Spirito Santo, del quale aveva detto: «Quando verrà su di voi, tutto vi suggerirà, tutto vi farà capire quanto vi ho detto» [cf. Gv 14,26]. E così avvenne; gli uditori si meravigliavano che essi, gente per lo più rozza, parlassero di cose altissime con ogni precisione ed in molte lingue.

     Tutti i Padri e Dottori della Chiesa, San Tommaso d’Aquino specialmente, impararono più dalle comunicazioni con Dio che dallo studio. Confidare! Il Signore a chi prega e mette vero impegno nello studio darà le grazie necessarie per la sua vocazione; fra di esse di tanta importanza è la scienza. Pregare con fiducia nei lumi di Dio, particolarmente quando si tratta della scienza sacra.

     Prima dello studio: sempre invocare il Divino Maestro, la Regina Apostolorum, San Paolo Apostolo.

     2. L’esperienza: La storia è maestra della vita. Le esperienze altrui possono utilizzarsi per noi; le esperienze nostre ci ammaestrano anche più.

     Vivere con le persone più istruite, utilizzare le conversazioni, le corrispondenze, prenderne consiglio, indirizzo.

     Il saggio preferisce le conversazioni, le conferenze, i libri migliori. Le migliori scuole, i migliori maestri, i migliori centri di cultura.

     Tra i giornali, le riviste, i periodici, le proiezioni delle tecniche audiovisive sa ben discernere.

     Quanto entra nella mente e nello spirito contribuisce decisamente a formare le personalità.


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     3. L’Istituto è docente per se stesso: La vita serena, raccolta, la Ratio studiorum, l’abbondanza di prediche e conferenze; l’apostolato di redazione, tecnica e diffusione che mette continuamente in mano i libri, periodici, pellicole; fa vivere per lo più tra persone di studio; molte occasioni di imparare quanto è vero, bello, buono, utile.

     Corrispondenza a tanta abbondanza di grazie! Utilizzare sempre per lo spirito e per il sapere.

     Fino a quando? Sino all’estremo della nostra esistenza.

     Avere sempre con noi un libro, cui fare ricorso nei brevi momenti liberi, è di considerevole aiuto per tenerci aggiornati e per accrescere le cognizioni utili.

     Vi sono nazioni in cui sui treni, aerei, ecc. la quasi totalità dei viaggiatori è tutta intenta a leggere. Altrove accade l’opposto. È un segno di maggiore o minore elevatezza intellettuale.




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