Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
Sono da farsi ogni tre anni alle singole Case; ed in casi particolari anche più spesso. Impedito il Superiore Generale, delegherà persona di fiducia. Queste visite possono avere di mira anche soltanto un argomento particolare ed un oggetto determinato.
Le visite che si compiono ogni tre anni hanno per fine di rendersi conto della Provincia o Casa particolare sopra i quattro punti, cioè: spirito, studio, apostolato, povertà.
Per questo fine il Visitatore procederà con molta carità. Anzitutto, radunata la comunità, si avrà il canto del Veni Creator, poi il Visitatore rivolgerà parole di edificazione ai religiosi; inviterà tutti ad esprimere quanto si crede vi sia di bene da confermare o di male da togliere.
Il Visitatore ascolterà ognuno dei professi. Tutti dovranno essere sentiti. Se sarà opportuno, prenderà anche notizie da altre persone con tutta prudenza. Il Visitatore si farà consegnare una relazione completa di tutto l’andamento della comunità o Provincia, nelle sue varie opere, nelle amministrazioni, nell’andamento delle persone, degli studi e di tutta la disciplina religiosa.
Annunziata la visita, il Superiore che, senza il consenso del Visitatore, avrà trasferito sudditi in altra casa; e così pure tutti i Superiori e sudditi che direttamente o per mezzo di altri avranno indotti i religiosi, anche indirettamente, a tacere o a dissimulare in qualche modo la verità, quando il visitatore interroga; oppure a non esporla sinceramente; ovvero sotto qualunque pretesto avranno recato molestia ai medesimi per le risposte date al Visitatore; siano dichiarati dal Visitatore inabili a coprire uffici che importano il governo degli altri; ed i Superiori siano privati dell’ufficio che hanno.
Annunziata la visita, due cose sono da farsi: 1) prepararsi con la preghiera, per esempio mediante una novena allo Spirito Santo per il miglior frutto della visita; 2) disporsi tutti con animo docile a ricevere chi viene nel nome del Signore, per accoglierlo come si trattasse del nostro Padre San Paolo.
Da notarsi: 1) dare l’elenco degli alunni, dei testi di scuola e delle votazioni; 2) preparare l’elenco di quanto fatto nell’apostolato negli ultimi tre anni, o dall’ultima visita. Nella contabilità si facciano in riassunto i raffronti tra anno ed anno e si espongano le difficoltà, i progetti e i desideri per il progresso della Casa o Provincia.
Dopo la visita è necessario che si diano gli opportuni avvertimenti ed esortazioni e si promulghino le cose che avrà giudicato dover stabilire per il bene della comunità; le quali cose, descritte fedelmente nel registro delle visite della casa, e sottoscritte dal Visitatore, dovranno essere osservate da coloro che li riguardano. Dai decreti del Visitatore si può ricorrere al Superiore Generale, ma solo in devolutivo; si capisce: questo quando sia altro Sacerdote visitatore delegato.
A sua volta il Visitatore delegato darà una relazione completa ed accurata al Superiore Generale di quanto è venuto a conoscenza; di quanto si è fatto nel corso della visita; delle osservazioni ed avvisi dati; allo scopo di provvedere in modo opportuno alle necessità. Il Superiore Generale riferisca le medesime cose al Consiglio Generalizio.