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Giacomo Alberione, SSP Ut Perfectus sit Homo Dei IntraText CT - Lettura del testo |
L’amministrazione della libreria
Come linea generale, le entrate della libreria vengono portate tutte al Superiore od economo, ogni sera, il quale le unisce alle altre entrate della casa.
Nessun libraio, neppure il capo libreria, può firmare cambiali. Il firmare una sola cambiale costituisce una mancanza così grave da meritare di essere rimosso immediatamente dal proprio ufficio. Anche l’uso delle «tratte» si deve eliminare.
Nessun capo libraio e nessun superiore può accettare l’assorbimento di fondi di magazzino o anche edizioni normali di altre case editrici. L’unica autorità competente a questo riguardo è il Primo Maestro e il Direttore dell’Ufficio Edizioni.
Per l’acquisto di libri di altre case editrici bisogna distinguere: editrici cattoliche ed editrici non cattoliche. Per le editrici cattoliche si possono acquistare quelle copie di libri che sono richieste.
Per le editrici non cattoliche, prima di soddisfare la richiesta o di accettare l’offerta, bisogna assicurarsi della moralità e della dottrina del libro.
Guardatevi dal fare dei fondi di magazzino con libri o con oggetti acquistati. Oggi il gusto cambia velocemente, oggi le edizioni si accavallano l’una all’altra e oggi vi sono mezzi di rifornimento così celeri che non occorre tanto rifornimento. Il nostro denaro
facciamolo girare; non lasciatelo ammuffire nei magazzini che annullano l’utile della libreria e la portano senz’altro al passivo.
Siate precisi nel compilare i resoconti e, almeno ogni tanto, occorre fare l’inventario della libreria.
Il pettegolo, il ciarlone, chi in libreria sparla dei propri, delle autorità, sentenzia sulla politica o sui fatti del giorno, trasforma la libreria in ritrovo.
Né la libreria è il luogo dove ci si possa lagnare con i clienti della propria salute o dei propri fastidi personali.
La libreria deve essere circondata dall’assoluto segreto. Nessuno deve conoscere l’incasso quotidiano, mensile, annuale. Nessun esterno deve conoscere le perdite, il capitale.
La libreria e l’apostolato della libreria bisogna amarli e donarsi generosamente per esso. Tuttavia non dovete legarvi così strettamente al vostro posto da credervi indispensabili o inamovibili. Dovete stare al vostro posto con responsabilità, ma pronti a cedere il posto ad un altro, a cambiare di luogo. Non si può essere sempre capi, né è detto che dobbiate essere sempre in libreria.