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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
La filosofia, in modo speciale l’etica, fa parte delle scienze sociali.
L’apostolo può trattarne direttamente o indirettamente.
Nel primo caso si attenga alla filosofia aristotelico-tomista come a quella adottata dalla
Chiesa e costituente la base e l’ossatura della teologia cattolica. Può anche esporre i sistemi contrari rivelandone i punti discordi e mostrandone l’irrazionalità e l’illogicità, nonché i tristi effetti.
Quando invece ne tratta indirettamente, pur poggiandosi sopra le proprie asserzioni, si attenga alla sana filosofia e ad essa chieda l’aiuto corroborante e probatorio 3 a cui nessun ben pensante può opporsi.
All’apostolo, poi, spetta in modo tutto particolare il dimostrare e far comprendere che la vera filosofia è quella cristiana.
Difatti, merita il nome di vera filosofia [quella] che è scevra di errori intorno ai problemi dell’universo, della natura e della vita umana.4
Ma solo la filosofia cristiana può avere tale prerogativa perché possiede la luce della rivelazione che la libera da tutti questi errori. E la storia è a dimostrare che solo dopo il cristianesimo la filosofia ha potuto evitare gli errori intorno ai principali problemi della vita, e che solo alla luce della fede cristiana ha potuto fare i progressi straordinari che troviamo in San Tommaso d’Aquino e nei seguaci della filosofia perenne.
Trattare nel loro giusto senso la politica, le scienze sociali e la filosofia, possono essere mezzi
di orientamento delle masse verso i due grandi doveri di ogni uomo: l’amore a Dio e l’amore al prossimo.
Le norme particolari qui esposte possono pure servire di guida per trattare altre scienze, specialmente le professionali.