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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Si è qui come nel campo delle missioni. Se il missionario non va lui stesso in cerca delle anime per portarle a Cristo, esse generalmente non lo cercano. Così, se l’apostolo non portasse direttamente il buon libro, il buon giornale, moltissimi non lo riceverebbero, perché non lo cercano.
Di più: l’apostolo in contatto diretto con le anime, può adattare la lettura ai loro bisogni particolari, accompagnarla con parole di consiglio,
di guida e, quando sia necessario, anche di dolce pressione.
A confermare questo non mancano i fatti. Eccone qualcuno, scelto tra i moltissimi che avvennero durante la propaganda compiuta dalle Figlie di San Paolo.
Due propagandiste si portano mensilmente in una farmacia per offrire un foglietto religioso al proprietario protestante. Questi lo riceve senza far parola, poi lo stropiccia, ne fa una palla e lo tira alle spalle di chi l’ha offerto. Raccoltolo in silenzio le due escono raccomandando a Dio quell’anima.
La scena si ripete parecchie volte finché il protestante vinto, legge, poi si presenta alle due suore per manifestare la volontà di abbracciare la religione cattolica. Non molto tempo dopo riceve il battesimo e diviene praticante.
In un tugurio di una grande città d’Italia un povero operaio, disperato per dissesti finanziari e per la malattia dell’unico figlio, ha deciso di farla finita per sé e per i suoi. Ed eccolo: col pugnale in una manica sta spiando il momento che la consorte si allontani dal capezzale del figlio, per uccidere prima il fanciullo, poi la moglie, quindi se stesso.
Nel frattempo si ode bussare alla porta. La moglie, che ignora la decisione del marito, accorre. Dopo alcuni istanti ritorna recando un foglietto, e dice:
– Lo portano due missionarie. Vedi di che si tratta.
L’operaio osserva, legge per distrarsi, e poco dopo si alza trasformato. La parola di Dio gli ha salvata la vita del corpo e gli ha ridonato quella dell’anima.
Un giovane cieco ha perso con la vista anche la grazia di Dio e la pace della coscienza.
Una propagandista prega la sorella del giovane ad acquistare alcuni libri e leggerglieli nelle ore di sconforto.
Quella lettura scende sull’animo del giovane come rugiada benefica. Ben presto egli ritorna alla Chiesa, ai Sacramenti, si rassegna al volere di Dio ed infine si vota all’eroismo della sofferenza.
Su di un treno alcuni giovani schiamazzano e bestemmiano.
Una propagandista distribuisce loro foglietti religiosi, pregando di leggerli.
Alcuni accondiscendono. Un giovane ventenne legge attentamente, poi depone il foglietto, riflette alquanto e, rivolto ai compagni, dice: «Ero un angelo e sono diventato una bestia... Voglio riabilitarmi». Ed è fedele al suo proposito.
Una giovane montanara si sente attratta verso l’alto, verso ideali nobili e grandi, indefinibili, ed è inquieta perché non ha chi la comprenda e la guidi. Un libro inatteso, recatole dalle
propagandiste della stampa, le ha rischiarato l’orizzonte e l’ha guidata alle vette spirituali.
Esempi simili sono innumerevoli. Persone che forse non avrebbero mai cercata la parola di Dio, pregate, o anche pressate a riceverla, hanno trovata in essa la loro salvezza morale e spesso anche materiale. Individui, famiglie intere che sono ritornate a Dio; carcerati che hanno trovato la via della conversione e della riabilitazione, ammalati che hanno trovato il conforto, anime che hanno trovato la luce che forse non potevano trovare altrove.