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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Si tratta di scorrere paesi e regioni, andare di casa in casa, in città e in campagna, in pianura e in montagna, nei tuguri e nei palazzi, senza preferenze, senza distinzione: andare alle anime.
Ma quante difficoltà, quante rinunzie! I disagi del viaggio e delle intemperie, l’impiccio delle stampe che pesano, il bisogno di aiuto e di appoggio, il contatto col mondo e con tutte le sue miserie morali e spirituali, la ripugnanza di presentarsi alle porte, ai luoghi pubblici, a persone sconosciute, l’umiliazione delle disapprovazioni, dei rifiuti, la responsabilità dell’adattamento della lettura ai bisogni delle anime, l’obbligo del buon esempio, l’insoddisfazione, ecc.
Sì, anche e soprattutto l’insoddisfazione. Chi scrive, chi stampa, chi insegna, chi si dedica agli ammalati ha quasi sempre la soddisfazione di constatare il risultato delle proprie fatiche. Ma chi svela al propagandista il frutto dei suoi sforzi? A volte, come nei casi sopra citati, è l’anima beneficata che si manifesta. Ma questi casi sono rari. Per lo più il propagandista semina con sudore e poi lascia ad altri la consolazione del mietere. Egli confida in Dio solo che tutto vede, che raccoglie le sue lacrime, versate segretamente nelle ore tempestose dei suoi viaggi apostolici.
A tanti sacrifici corrisponde necessariamente il merito proporzionato perché Iddio, che ha promesso di non lasciare senza ricompensa un bicchier d’acqua dato ad un povero, tanto più ricompenserà i sacrifici fatti per portare alle anime la sua divina parola.
La propaganda a domicilio si può considerare quindi come un grande esercizio di carità e insieme di sacrificio, di penitenza. Se è ben fatta, riserverà certamente tante sorprese per il giorno del premio eterno. Si avvererà allora per i propagandisti il detto del salmista: «Euntes autem ibant et flebant... venientes autem venient cum exultatione portantes manipulos suos».1
Beati dunque i piedi di coloro che annunziano il Vangelo e che portano la pace!