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Giacomo Alberione, SSP
Appunti di Teologia Pastorale - II edizione

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Capo III

RELAZIONI DEL SACERDOTE

Preambolo. – Il Sacerdote è mandato come pescatore d’anime nel mondo. Egli deve dunque vivere nel mondo: mondo che ha da illuminare colla luce del vangelo, mondo che ha da sanare col sale della grazia del suo sacro ministero. Egli sarà tanto miglior apostolo, quanto meglio saprà regolare le sue relazioni tra gli uomini. Le sue relazioni devono essere sante per santificare.

È inutile dire che le relazioni del prete con gli uomini sono difficili. È cosa nota: le parole di Gesù Cristo: Mitto vos sicut agnos in medio luporum...: estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae...1 non sono vuote di senso, né dette a caso. Sarà dunque bene studiarle alquanto, perché, fattici prudenti e semplici, riusciamo a guadagnar tutti a Gesù Cristo.




1 Mt 10,16: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe».






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