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Giacomo Alberione, SSP Appunti di Teologia Pastorale - II edizione IntraText CT - Lettura del testo |
§ 4. – Tridui eucaristici
Sono una specie di Quarantore: ma collo scopo speciale di promuovere la frequenza alla Comunione.
Sembra conveniente esporre il modo di farli: l’importanza appare già chiarissima dallo scopo e dalle raccomandazioni della S. Sede.
Essi sono di due specie:
1° Quello della Lega sacerdotale eucaristica, stabilito con decreto 27 luglio 1906 e col breve 10 agosto dello stesso anno.10 Per esso si notino queste norme: a) può venir celebrato in qualsiasi tempo creduto opportuno; b) consta di tre giorni di spirituali Esercizi, cioè con meditazione e istruzione in ogni giorno. – Per gli argomenti poi delle prediche, nulla è prescritto; ma si consiglia: nel primo giorno trattare della malizia, degli effetti e dei castighi del peccato mortale e della condizione veramente miserevole del peccatore, esortando vivamente a tornare a Dio. Nella meditazione ed istruzione del secondo giorno trattare della grande misericordia di N. S. Gesù Cristo, specialmente nella istituzione della confessione sacramentale, mostrandone la necessità per chiunque è
consapevole di peccato, le disposizioni necessarie ed il modo di farla. Nel terzo giorno poi si potrà parlare della SS. Eucaristia. c) Terminato il triduo, la mattina seguente, possibilmente di giorno festivo, il predicatore, prendendo occasione dalla Comunione generale, che certo sarà numerosa, con infiammato fervorino esorterà il popolo a far sì che tale Comunione non sia cosa d’un sol giorno... ma abbia a ripetersi spesso e per tanti soventissimo. Nello stesso giorno e nelle ore pomeridiane, dopo l’ultima predica, esposto il SS. Sacramento, si reciterà la preghiera per la propagazione della frequenza alla Comunione, se ne distribuirà, ove riesca possibile, una copia a tutti i fedeli, perché la recitino spesso in chiesa od in casa. d) Vi è indulgenza plenaria a chi prenderà parte alla Comunione generale, purché il predicatore sia ascritto alla Lega e dia al popolo la benedizione col crocifisso, e ciò dopo la Comunione stessa (Breve 10 agosto 1906).
2° Il triduo stabilito dalla S. Congregazione delle Indulgenze (10 aprile 1907)11 ha le seguenti condizioni: a) che sia celebrato nei giorni di venerdì, sabato e domenica immediatamente successivi alla festa del Corpus Domini, od in altro tempo dell’anno per concessione dell’Ordinario; b) che nei tre giorni si facciano pubbliche preghiere allo scopo indicato; c) che in ciascun giorno del triduo vi sia una predica sopra l’Eucarestia e le disposizioni a riceverla; d) che dopo la predica, esposto il SS. Sacramento, prima del Tantum ergo si reciti l’orazione per la Comunione frequente; e) che nella domenica sia tenuta l’omelia sul vangelo proprio e si abbia la Comunione generale.
Le indulgenze concesse e applicabili alle anime purganti sono: 1. sette anni e sette quarantene in ciascun
giorno del triduo; 2. plenaria in un giorno a scelta a chi assistette almeno una volta e con divozione agli esercizi (confessione, comunione, preci secondo intenzione del Papa); 3. altra indulgenza plenaria la domenica a tutti coloro che, confessati, prenderanno parte alla comunione generale, nelle chiese cattedrali o parrocchiali, e pregheranno secondo l’intenzione del Sommo Pontefice.
In tali tridui sarebbe pure consigliabile, sebbene non sia necessario, tenere esposto il SS. Sacramento come nelle Quarantore, adornare bene la chiesa e principalmente l’altar maggiore, fare un’ora quotidiana d’adorazione solenne, ecc.
Ottimi libri recentissimi per la predicazione di un Triduo Eucaristico, sono i due volumetti del Giardini:12 Triduo Eucaristico secondo lo spirito di S. S. Pio X. L. 0,75 e Ore Sante dinnanzi al SS. Sacramento. L. 1,25 (Cav. Pietro Marietti, Torino).