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Giacomo Alberione, SSP Appunti di Teologia Pastorale - II edizione IntraText CT - Lettura del testo |
È una pratica molto diffusa non solo, ma molto accetta alle popolazioni. Il modo di farla è il seguente:
Collocare la statua della Madonna in mezzo alla chiesa, sopra un trono grandioso, tutto circondato di ornamenti e di lumi. Se ciò non fosse possibile, si potrà almeno esporla sull’altare maggiore, ma in modo che non poggi direttamente sul tabernacolo, sia alquanto più indietro: ovvero esporla da un lato della balaustra, od anche lasciarla nella propria cappella: ma in ogni caso sia adornata con ogni cura. Si può avvisare il popolo che porti candele, che potrebbe comperare in paese, ovvero anche dalla sacrestia, ovvero trovare pronte, presso la statua con il prezzo segnato: vi sia
però a disposizione buon numero di candelieri o piramidi.
Ma chi invitare a farla? o le diverse classi di persone distintamente, ad ore determinate: ovvero una sola classe, per esempio i giovani, le figlie, gli uomini; ovvero tutto il popolo confusamente.
Come passare il proprio tempo? Posto che vi sia un certo ordine nella distribuzione delle ore e delle persone, potrebbe guidare il Sacerdote con recita del Rosario, con fervorini, con canti speciali. Ma il sacerdote potrebbe pure incaricare altre persone per i canti e le orazioni. Ciascuna classe di persone potrebbe fermarsi un’ora, od anche solo mezz’ora. Che se invece il popolo vi è invitato confusamente, lo si potrà istruire dal pulpito prima su ciò che deve fare innanzi a Maria SS.
In che circostanze si può avere tale corte? Quando la si crede opportuna: per es. alla chiusura del mese di maggio: durante la novena o festa dell’Immacolata o d’altra festa particolare ad onore di Maria SS., nella chiusura degli Esercizi spirituali, quando si abbia una grazia particolare da chiedere alla Madonna, ecc.