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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(24) IL PURGATORIO
1.o E’ il luogo e lo stato nel quale si trovano le anime dei giusti, passati all’eternità con peccati veniali o col debito di pene temporali: esse soffriranno sino a quando avranno pagato ogni debito alla Divina Giustizia.
Si chiama anche: luogo di gemiti e di lacrime, fuoco purgante, carcere. Dice il Concilio di Trento: «La Chiesa pienamente ammaestrata da lo Spirito Santo, secondo la Scrittura e la Tradizione insegna che il Purgatorio esiste e che
le anime colà trattenute possono essere soccorse dai fedeli, specialmente col Santo Sacrificio della Messa».
In una delle battaglie che Giuda Maccabeo combattè per l’onore di Dio e per il suo popolo, caddero anche dei soldati ebrei. Nel dare loro sepoltura furono trovati nelle tuniche alcuni oggetti preziosi offerti agli idoli; la legge ebraica proibiva di conservarli. Tuttavia, erano morti in grazia, come appare dalla Scrittura. Giuda raccolse dodici mila dramme d’argento e le mandò a Gerusalemme perché si offrisse un sacrificio per i peccati di quei defunti. «Santo e salutare è adunque il pensiero di pregare per i defunti».