Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
1.o E’ l’inclinazione principale che governa un uomo; il segno per cui uno si distingue da gli altri; comprende specialmente le qualità sociali, il modo con cui l’uomo si comporta nelle sue relazioni sociali.
Il buon carattere è una benedizione; il cattivo carattere, un flagello. La persona di buon carattere è schietta, amabile, servizievole, dimentica di sé, semplice, aperta, con lo sguardo limpido e sereno, usa delicatezza in tutti gli atti. Si attira le simpatie, spande attorno la felicità, dilata i cuori: nessuno prova pena al suo contatto; viene cercata come un asilo nelle ore dolorose. Tutti si confidano.
La persona di cattivo carattere è simile ad una giornata grigia e minacciosa; incute paura; pronuncia spesso parole avvelenate o piene di fiele. La sua anima ignora la calma. Va soggetta a gelosie, ambizioni, suscettibilità. Le passioni la dominano e si lascia sfuggire facilmente parole aspre, violente, satiriche; arriva anche a modi duri, quasi brutali. Pochi i lampi di gioia; molte le tempeste. Tutti fuggono questi caratteri, qualche volta li compiangono o li sopportano come una sventura.