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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Chi pecca si condanna all’inferno. L’esecuzione è ritardata fino alla morte, ma la condanna il peccatore l’ha scritta e sottoscritta da sé. «Il peccato dell’uomo diverrà causa del suo tormento» (Sap. 11, 17). E nel libro dei Proverbi (8, 36): «Chi mi offenderà aprirà una piaga nell’anima sua». «Chi pecca cade sotto la schiavitù del suo peccato» (Jo. 8, 34). «Erravimus!» (Sap. 5, 6). Abbiamo sbagliato! Gridano dall’inferno coloro che hanno peccato. Una goccia di piacere, ed ecco un mare di fuoco.
Una sera d’inverno, Lutero si scaldava al fuoco; una scintilla gli cadde sulla mano. Egli l’osservava, anzichè scuoterla da sé. A chi si stupiva rispose: tanto bisogna abituarsi. Era la disperazione, aggiunta al peccato.