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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
(63) LA REDENZIONE
1.o Il peccato dell’uomo contiene due mali: una grave offesa fatta a Dio, e la privazione della grazia e del diritto alla gloria. Rispetto a Dio, un’enorme ingiuria; rispetto all’uomo, rovina spirituale eterna.
La Redenzione è opera di ammirabile bontà di Gesù Cristo che: da una parte soddisfa sufficientemente l’offesa e l’ingiustizia fatta a Dio; dall’altra merita di nuovo la grazia e il diritto alla gloria.
La Redenzione si compone di due elementi: soddisfazione e merito.
La Redenzione fu operata da Gesù Cristo che pagò per l’uomo.
La Redenzione fu compiuta da Gesù Cristo con tutte le opere, le virtù, le pene della sua vita dall’Incarnazione alla morte, ma particolarmente ed ineffabilmente per mezzo della passione e del sacrificio della croce.
La Redenzione fu opera di amore. «Dio che è ricco in misericordia, per la stragrande carità con cui ci amò... ci restituì la vita in Cristo» (Eph. 2, 4). La Redenzione fu pure opera di giustizia, perché Dio infinitamente misericordioso volle liberarci dal peccato per mezzo di una riparazione adeguata; anzi sovrabbondante: «Dove aveva abbondato il peccato, sovrabbondò la grazia» (Rom. 5, 20). Così la giustizia e la pace si abbracciarono e baciarono.