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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o La fede è forza e consolazione: essa ci fa considerare il premio eterno: «Non mi resta che ricevere la corona di giustizia» (2 Tim. 4, 8). «La nostra momentanea e leggera tribolazione produce per noi un eterno e sopra ogni modo sublime cumulo di gloria» (2 Cor. 4, 17), dice S. Paolo. Ed altrove: «Penso che le sofferenze della vita presente non hanno proporzione con la gloria ventura» (Rom. 8, 18). Ed allora si fatica, si combattono le passioni, si zela, si compiono i quotidiani doveri con gioia: «La vittoria
che trionfa del mondo è la nostra fede» (1 Jo. 5, 4).
Essa è sorgente di meriti; poiché è già merito ogni atto di fede. Dà una intenzione retta alle nostre buone opere. Inoltre: la fede è tanto più meritoria in quanto siamo esposti a molti pericoli di perderla.