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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(104)     CARITÀ – II

 

       1.o  L’amor di Dio è dono del Signore; progredisce per mezzo della preghiera e degli atti di carità. La prima infusione si ha nel battesimo; e si perde per il peccato.

       Si incomincia con l’allontanarsi dal peccato: è amore penitente. Chi detesta l’offesa di Dio, ne schiva le occasioni, si confessa, prega per vincere le tentazioni, si trova già nella via della carità; e quanto piange il suo peccato altrettanto si avvicina a Dio. I sentimenti di umiltà e di contrizione sono un vero principio di amore che, per la divina bontà può, anche presto, trasformarsi in amore perfetto. Dice S. Francesco di Sales: «L’amore imperfetto desidera Dio, Lo invoca; la penitenza Lo cerca e Lo trova; l’amore perfetto Lo tiene e Lo stringe».

       Segue l’amore di conformità: quando si osservano i comandamenti e i doveri di stato, si accettano le prove della vita. Quindi l’amore riconoscente, che ci fa considerare come il Signore abbia perdonato le nostre ingratitudini, continui a beneficarci e ci chiami ancora ad alto grado di santità. S. Pietro è un esempio incoraggiante.

 

      




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