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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Il Salvatore ebbe una parola ben forte contro gli scandalosi: «Guai a chi scandalizza uno dei semplici: sarebbe meglio si legasse al collo una macina e si sommergesse nel mare» (Lc. 17, 2). Lo scandalo può essere dato con discorsi contrari alla fede o ad altra virtù; con canzoni, con omissioni, con opere che siano occasione di danno spirituale alle anime. S Paolo vuole che si evitino anche quelle parole ed opere che, sebbene indifferenti in sé, per l’ignoranza o per debolezza del fratello, possono diventare incentivi al male. Egli vuole che i più istruiti tengano conto degli scrupoli del prossimo: «Affinché la tua scienza non perda il fratello, per cui morì Cristo» (Rom. 14, 13).